Quando osserviamo una scala e dobbiamo dare il nome ad un intervallo, oltre alla distanza (unisono, seconda, terza, quarta, quinta, sesta, settima, ottava) ci troviamo di fronte ad una serie di possibilità abbastanza diversificate: giusta, maggiore, minore, eccedente (aumentata), diminuita; qualcuno li denomina anche con l'uso di diesis e bemolle, ossia, per esempio nella scala di do, un intervallo di do-fa# sarebbe una quarta diesis ed un do-solb una quinta bemolle.
A dire il vero questo secondo modo mi appare più "tranquillo" ed immediato... cosa ne pensate?