Salve.
Anatres, mi spiace dirlo ma per uno che fa il Gradus (di Clementi, suppongo), certe affermazioni e superficialità non me l'aspetto.
Chiunque dica che Hanon è noioso, ripetitivo, sui soli tasti bianchi, poco musicale, ecc, ecc, mi sa che di tecnica pianistica ne avrà capito ben poco. Senza offesa per nessuno, eh.
Hanon è un OTTIMO strumento che non mira a sviluppare la musicalità di ognuno di noi .. bensì mira a sviluppare 4 caratteristiche importantissime e fondamentali per lo studio corretto e l'applicazione corretta della tecnica pianistica: forza, indipendenza, perfetta uguaglianza del suono, agilità .. oltre a rinforzare le dita. Hanon non serve solo a "scaldare le mani" .. anche perchè, per scaldare le mani posso benissimo farmi tutte le scale maggiori, minori, per moto retto, contrario, terza, sesta, doppia terza, doppia sesta nell'estensione di quattro ottave (dove è possibile). Hanon, infatti, va studiato in un primo momento molto molto lentamente curando: affondo (forza), articolazione, peso del braccio e perfetta uguaglianza del suono. Un trasporto di mezzo tono e un tono sopra e sotto non farebbe male. L'applicazione delle varianti, non farebbe male. In un secondo momento (dopo averlo fatto in questo modo per un bel po' di tempo ..), quando si padroneggiano queste prime caratteristiche, si potrebbe iniziare ad accellerarlo per sviluppare la caratteristica mancante (agilità). E va fatto con consapevolezza (e non meccanicamente .. sennò non serve a nulla) tutti i giorni. Almeno fino al compimento inferiore. Ciò non toglie che sarebbe opportuno farlo anche sino al X. la teoria "per riscaldarmi faccio meglio Bach" è una teoria insensata perchè, coem ho appena detto, non è questione di riscaldarsi le mani.
Saluti.