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Hanon e metodo di studio
giovicalo:
Salve a tutti;
sto cercando di prendermi il tempo di studiarmi l'Hanon un po' più seriamente di quanto fatto nel passato; ho acquistato il corso specifico relativo a tale metodo ma mi si presenta sempre una domanda:
quanto meno nei primi esercizi c'è l'indicazione del tempo di esecuzione 60/108 ma nel contempo nel metodo c'è scritto che una volta appreso ad esempio il primo esercizio, di passare direttamente al secondo senza interruzione di continuità; ora se io inizio con un tempo di 60, è meglio passare ai successivi esercizi in maniera continuativa sempre con il tempo di 60 e poi man mano aumentare la velocità di tutto 'il blocco' di esercizi dal primo all'ultimo senza interruzioni oppure è meglio fare il primo esercizio a velocità e poi, solo dopo esser riuscito ad eseguirlo con scioltezza (ad es. a 100), passare al secondo e così di seguito?
Grazie a tutti.
Giovanni
Paola:
Ciao, nella mia esperienza il passaggio da un esercizio all'altro senza soluzione di continuità può avvenire solo quando si ha sufficiente pratica di tutti.
Quindi ti consiglio di farli bene singolarmente e poi semmai di tentare di eseguirli in maniera continuativa, ma solo quando li padroneggi alla perfezione.
Ricorda che soprattutto all'inizio la velocità è un fattore secondario, bada piuttosto alla correttezza della diteggiatura e falli molto lentamente, perchè con l'Hanon si rischia spesso di farsi male.
Non forzare.
maria_pianista:
Concordo con Paola. Se non vuoi stare sempre sullo stesso esercizio fino a quando arrivi a poterlo fare alla velocità indicata (che è solitamente parecchio alta), puoi prenderne, per esempio, 3 per volta, ma non di più. Anche perché i primi sono molto simili e rischi di fare confusione. Invece ogni esercizio serve a una cosa o a un dito. E secondo me non ocorre neanche arrivare alla velocità giusta se non ce la fai presto, basta che arrivi a farlo più velocemente rispetto all'inizio, ma sempre con precisione e articolando bene. Per la velocità possono aiutare le varianti ritmiche, magari a pezzettini. In questo caso preciso di questi esercizi, se ti aiuta, puoi usare il metronomo e aumentarlo di pochissimo per volta.
e444:
L'Hanon.... mamma mia... e che ricordi.... quasi quasi una ripassata glie la do!... ;D
Mi spiace non aver letto il consiglio che ho sempre dato a tutti... "Mai correre per arrivare subito alla meta".
Seppur non abbia mai eseguito gli esercizi continui, credo che la cosa più importante sia farli bene.
Non aver fretta di arrivare, fatti il numero 1 a 60bpm, e quando inizi a sentire una certa sicurezza nell'uso delle dita, e soprattutto una certa "scioltezza".
Ricorda che non è la velocità che conta... ma la concentrazione nel farlo bene, rilassando le mani e non irrigidendo le dita che non usi.
Spesso il voler correre porta a un meno rilassamento e questo, a lungo andare, potrebbe diventare un problema.
Sembra strano ma alcuni esercizi, sono quasi più mentali che non fisici.
l'Hanon è un ottimo "sgranchidita", specialmente l'esercizio n°5, che mi ha tenuto al pianoforte svariati pomeriggi... altro che ore... quindi, non avere fretta nell'arrivare a farli di continuo, lavora PIANO al singolo esercizio finchè hai la totale padronanza del controllo delle dita e del rilassamento... fatto questo... puoi passare all'esercizio numero 2.
Ricordati solo una cosa... la "velocità" è il tuo peggior nemico! ma l'otterrai nel tempo... io arrivai a farlo pure a circa 120bpm (se non ricordo male)... ma non mi ero mai prefissato di farlo in quel modo... quindi... non ti preoccupare del "dopo"... quello arriverà da se.
Sembra strano... ma il modo migliore per studiare... è proprio farlo lentamente... e questa cosa in molti fanno fatica a capirlo!.
Quando ho dato lezioni io di pianoforte... facevo sempre riferimento alle "moviole" calcistiche... e cioè che solo andando a rallentatore scopri gli errori e le magagne... ed'è li che si deve intervenire. ;)
Buono studio!... :D
maria_pianista:
È vero quello che dici sullo studio lento, ma io penso che se questo vale per lo studio di qualsiasi brano, per gli esercizi di tecnica che servono proprio ad acquisire velocità, non appena si sono fissate le diteggiature giuste, è bene spingersi un pochettino, altrimenti uno può stare con un esercizio del Hanon un mese e a quel punto non ne vale la pena. Si riuscirà sempre a farlo lento ma la tecnica e la velocità non si sanno acquisite. È la mia opinione, naturalmente.
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