Libertà interpretativa c'è sempre, anche nei brani in cui ci sono tante dinamiche indicate. Se ce ne sono poche, vuol dire principalmente che hai più libertà. Però fai attenzione: se per esempio vedi che all'inizio di un brano c'è "p", e poi a un certo punto c'è "f", è chiaro che se giochi troppo con le dinamiche prima di raggiungere il "f", raggiungendolo in anticipo, non è una cosa positiva. Piuttosto, lavora su piccoli crescendi/diminuendi all'interno delle stesse frasi, rimanendo generalmente nel contesto del "p".
A volte può dipendere anche dal contesto del brano, o dello specifico compositore, ad esempio Beethoven usava molto spesso il "subito piano", sapere queste cose aiuta a dare un'interpretazione dei brani più coerente, oltre che più fedele alla volontà del compositore.