installare un sistema silent su un pianoforte non comporta modifiche alla meccanica. I sensori ottici sono sotto ai tasti e non compromettono la corsa degli stessi. La sensibilità e quindi la dinamica non cambiano.
La installazione va fatta da un tecnico esperto
questo è vero, ma il suono ottenuto in cuffia è uno schifo con il silent installato a parte: controllo dinamico zero...
il punto è che esistono due diversi sistemi silent col sensore ottico:
uno, che è quello che viene installato a parte (e mi sembra che anche i kawai silent di fabbrica siano così, ma non ne sono sicura), ha un sistema a "ghigliottina" diagonale con due fasci di luce: la ghigliottina copre, durante l'abbassamento del tasto, prima un solo fascio, poi tutti e due, poi l'altro, poi nessuno. a seconda della velocità con cui si muove, esce in cuffia un suono più o meno forte.
l'altro sistema, che è quello degli yamaha più recenti, ha invece una ghigliottina sfumata, e un solo fascio di luce: è dunque più preciso, perchè hai più di quattro "step". inoltre il sistema, quando viene acceso, verifica la posizione di partenza dei tasti: se non sono perfettamente livellati, ricalcola la risposta dinamica tenendone conto.
il primo sistema viene installato adattandolo al pianoforte in maniera sperimentale: tradotto, non sai cosa ti può uscire. inoltre non ha la verifica del livello di partenza, quindi è facile che tu in cuffia abbia tasti che suonano più forte, e tasti che suonano più piano, indipendentemente da quanto tu li schiacci.
per carità, probabilmente si riesce comunque a studiarci sopra, ma a me ad esempio dà un fastidio tremendo non avere il controllo del tocco: ho dovuto prendere un silent per problemi di condominio (il che significa che la maggior parte del tempo suono in silenzio), e ho provato più o meno tutto il negozio facendomi spiegare in dettaglio il funzionamento, prima di decidermi... anche con quello che ho, non mi trovo comunque bene come suonando col volume (a parte ovviamente il non provare imbarazzo quando ripeto lo stesso passaggio per la miliardesima volta

) e ho sempre paura di spaccare qualcosa... le astine dei martelli, per dirne una.