Il discorso della Casio è che ha una serie di pianoforti digitali di costo basso che hanno una meccanica della tastiera leggera e con un fulcro corto (Tri-sensor Scaled Hammer Action Keyboard II)
https://www.casio-intl.com/asia/en/emi/celviano/info/. Fanno anche dei modelli non stage (Celviano) coun una meccanica della tastiera diversa, parzialmente di legno e con un fulcro lungo come quello di un acustico
https://music.casio.com/en/products/digital_pianos/ghs/technology/. Anche i modelli Yamaha della stessa fascia di prezzo usano la tastiera GHS che ha un fulcro corto, anzi più corto Se su Yamaha inizi a salire di gamma inizi a trovare tastere sempre migliori, la GH, la GH3, GH3, NW. Allo stesso modo Per Roland sono disponibili diverse meccaniche, Ivory Feel-G(o PHA-2) Ivory Feel-S(o PHA-3), PHA-IV.
Esistono poi degli italiani come la Studiologic che montanto la meccanica Fatar TP40Wood (anche la nord che non è italiana la monta) e la Fatar fa anche meccaniche di livello più basso (TP100) . Di Kawai la stessa cosa così come Korg.
Chiaramente il feeling con la tastiera lo devi trovare tu e stabilire quanti soldi puoi spendere.
Poi sui Casio. Io ne ho uno ed ha sviluppato un difetto abbastanza comune, che dopo un po alcuni tasti come i si, i do i mi ed i fa diventano rumorosi. Un feltro dove batte il tasto al ritorno si rovina ed il tasto inizia a vibrare nel ritorno facendo rumore e bisogna furtroppo smontare e cambiare il feltro, dato che sotto c'è il fondo in platica che fa da cassa armonica. Le Fatar hanno un controtelaio metallico separato dal fondo (lo so percé ho pulito una tastiera "Made in Italy" tirando via di tutto ed ho visto la costruzione.
Ok, troppe informazioni.
Riassunto: vai in un negozio fisico, prova le tastiere finché non sei convinto. Ricordati anche dei marchi italiani, Viscount, Studiologic, Dexibell, Orla.
Forse non tutti sanno che fino al 2012 Roland faceva in Italia parte della produzione di pianoforti digitali, e quasi tutti sanno dove è stato inventato il pianoforte. Qualcosa abbiamo da dire anche noi, oltre che ai giapponesi...