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Post - apsx61

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Mi auto rispondo.
(Il post si puo' anche chiudere).  :)
Dopo diverse prove, pensate, ripensate e ripensamenti, visto, toccato con mano e considerato che nessuna tastiera economica fosse in grado di darmi una qualsiasi sensazione like "pianoforte" digitale nemmeno scarso ho desistito nel seguire quella strada.

Considerando che ho il mio Roland FP30X e ne sono per il momento (e per le mie attuali esigenze) piu' che soddisfatto, vista la mia necessità di poter disporre di una tastiera quando non sono a casa (non volendo spostare la FP30X), mi sono orientato su un MIDI controller.
NON e' una tastiera pesata, NON ha il tocco (manco lontanamente) di un pianoforte, ma da portare in vacanza, per non interrompere totalmente lo studio del pianoforte per due o tre settimane e per consentirmi di studiare gli accordi e le scale e' piu' che sufficiente.

(Ovvio che non va bene per gli esercizi in cui e' fondamentale il corretto tocco con i tasti, ma piuttosto che niente... mi accontento). L'alternativa era interrompere totalmente gli studi.

Mi sono orientato su una Arturia KeyLab 61 Essentials che si interfaccia con il mio PC portatile.
Tutto facilmente trasportabile, posso selezionare il suono del pianoforte e divertirmi. Ha inoltre l'attacco del pedale del sustain per cui e' sufficiente per consentirmi di non interrompere lo studio quando non sono a casa. Inoltre e' molto divertente con una infinità di suoni e campioni di ogni genere.

Per lo studio "serio" ho il Roland FP30X a casa.

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Come da altro post a cui mi avete risposto con preziosi suggerimenti, due mesi fa ho acquistato un pianoforte digitale Roland FP-30X di cui sono molto soddisfatto.
E' perfetto per le mie esigenze di studio a livello iniziale.
Sento ora l'esigenza di avere una tastiera economica, compatta, e poco costosa da portarmi facilmente in viaggio, in vacanza on top al Roland FP-30X.
Perche' non porto invece il Roland?

Perche' l'ho a casa, montato sul suo mobile, ogni volta dovrei svitare le viti, dovrei metterlo in una borsa, caricarlo in macchina (appartamento al settimo piano con ascensore stretto ed infilarla dentro con lo scatolone per portarla a casa e' stato un cinema e senza scatolone non vorrei danneggiarla), perche' non vorrei darle colpi rovinandola, perche' mi servirebbe un treppiedi (non smonterei ogni volta il mobiletto), perche' vorrei portarla al mare quando mi fermo due o tre settimane e non vorrei interrompere totalmente lo studio per troppi giorni), perche' non e' facile da caricare in auto e da gestire al mare in una casa con scale ripide. Perche' e' pesante.
Quindi escluderei di spostare il Roland.
L'alternativa e' non portare nulla.
Cosa ci vorrei fare?

Esercizi base, studiare gli accordi, le scale, la teoria per non interrompere totalmente lo studio del pianoforte quando non ho a disposizione il Roland da 88 tasti per piu' di una settimana.
Divertirmi.

Cosa vorrei?

Una tastiera di budget limitato (budget 100 - max 200 euro), di peso contenuto, decente, di costruzione seria, che sia facilmente interfacciabile via MIDI a PC, Ipad, DAW SW PC, Mac OS, IpadOS.Quante ottave? Dovrebbe essere facilmente riponibile, facilmente trasportabile, quindi direi 4 ottave (max 5) (scala di basso + scala di sol e un paio di note fuori dal pentagramma). Non mi pongo problemi di copertura degli 88 tasti in quanto ho il Roland FP-30X. Magari con possibilità di split delle ottave al limite.

Come dovrebbero essere i tasti?

Almeno sensibili alla pressione (semipesati), non mi interessa un meccanismo like pianoforte (altrimenti il budget salirebbe troppo e sarei con gli stessi problemi del Roland, quindi porterei direttamente il Roland).
Possibilmente passo e dimensioni dei tasti standard (altrimenti se sono piccoli non mi trovo e rischio di prendere cattive abitudini).NB: Lo so che il tocco non e' da pianoforte e quindi non serve per fare esercizi che includano il tocco, la dinamica, ecc... ma non mi serve per quello.

Di che marca?
Non saprei proprio, direi marche classiche, Roland, Casio, Yamaha o altre (conosco anche Akai perche' 50 anni fa faceva apparati Stereo HIFI, come tastiere non saprei come siano).
Cosa deve avere?

Almeno una simulazione decente (non dico ad alto livello visto il budget ma accettabile) di pianoforte, un po' di scelte varie per divertirmi. Possibilità di connettività MIDI).
Vado a caso o qualcuno saprebbe indicarmi qualcosa?
Grazie.
@@@ Pensavo anche al limite ad un controller MIDI da 61 tasti, tipo Arturia o Akai o non saprei... da connettere ad un DAW SW su PC o su Mac o su Ipad Pro in alternativa.



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Di tutto e di più / Re:Approccio allo studio (principiante)
« il: Ottobre 07, 2022, 06:12:56 pm »
Grazie.
Vedo di chiarire meglio quali siano i miei dubbi da autodidatta.
Io avevo iniziato quarant'anni fa a suonare alcuni brani del Cesi Marciano volume 1 e alcuni brani del mio primo Bach. Sapevo leggere la chiave di sol e la chiave di fa. Poi ho smesso totalmente.

Dopo enne anni, mi ricordavo solo la chiave di sol.
Ora in una settimana sto recuperando con la chiave di fa e con i solfeggi.
Vorrei pero' essere piu' ordinato nello studio.

Sto seguendo, lezione dopo lezione il corso Pianosolo Maestro che integro con altri video su youtube e con solfeggio.

Il rischio che vedo e' di perdermi, cioe' di non muovermi in modo organico e proficuo.
Con il corso Pianosolo maestro sono arrivato al capitolo 6.

Sto ripassando ogni giorno la letture delle due scale, il solfeggio e le note con i tagli aggiuntivi. In parallelo ho riprovato a suonare due brani del mio primo Bach.
Il mio problema e' come suddividere le sessioni di studio nell'arco della giornata e le giornate di studio nell'arco della settimana.

Mi spiego meglio.
Quando andavo dall'insegnante (40 anni fa), mi spiegava il solfeggio, mi faceva solfeggiare e lentamente, lezione dopo lezione mi faceva fare gli esercizi di base.

Poi per rendermi piu' piacevole la lezione inizio' a farmi suonare qualche esercizio facile, prima ad una mano, poi con le due mani separate e poi le mettevo insieme.

Il mio compito a casa era di fare esercizi, studiare, e solo dopo aver sentito i risultati ad ogni lezione successiva, l'insegnante mi faceva fare altro, mi correggeva o mi faceva ripetere lo studio.

Ai tempi studiavo molto poco per mancanza di tempo, frequentando l'università.
Oggi cerco di studiare tre volte al giorno, per un complessivo di 2 o 3 ore circa totali ogni giorno, tutti i giorni.
Di solito seguo le lezioni (a seconda della complessità del capitolo o dei paragrafi, il tempo impiegato puo' variare), poi mi fermo ripeto gli esercizi teorici, la lettura delle note, il solfeggio e gli esercizi proposti.


Poi, con il pianoforte a disposizione mi sono messo a ripassare i due esercizi di Bach che suonavo.
In parallelo mi sono messo a studiare un po' le scale maggiori e gli accordi maggiori (ma e' un anticipo, visto che in un corso normale non si fanno all'inizio che sappia io) e ogni tanto ci gioco un po'.
Poi navigo parecchio e guardo video o altri corsi online sempre inerenti all'argomento musicale.

Ora non vorrei disperdere le energie e le mie risorse.
Cioe', e' meglio che martello per diversi giorni (o settimane) sulle note in scala di sol, di fa, e con i tagli aggiuntivi e in parallelo con il solfeggio in modo da farmi le basi su cui costruire poi lo studio dello strumento oppure fermo restando la necessità di migliorare la lettura e il ritmo, concedermi ogni tanto (in uno dei tre slot della giornata) un po' di esercizi al pianoforte rivedendo gli esercizi semplici?

E' il caso di riprendere il Cesi Marciano volume 1, e' il caso di dedicarmi al metodo Beyer che mi sono procurato in versione rivista da Christian Salerno?

Cioe', traguardando ai prossimi 12 mesi (il corso dura un anno e poi vedro' se disdirlo o se proseguire), sto accelerando troppo? E' meglio lasciar sedimentare le basi? Ha senso iniziare mettere a le mani sul pianoforte da subito?








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Di tutto e di più / Approccio allo studio (principiante)
« il: Ottobre 06, 2022, 09:47:21 pm »
Apro questo post in questa sezione. Non ne ho trovate altre di piu' idonee ma non so se sono nel posto giusto.

Ho preso lezioni di pianoforte nel lontano 1980-81 per un anno e mezzo.
Ho suonato con scarsa convinzione in quanto per motivi di impegni universitari (ingegneria elettronica), ho dato la priorità all'università e alla fine ho smesso totalmente di suonare, rimuovendo il pianoforte dalla mia vita.
Dopo la laurea ho lavorato e non mi sono piu' interessato allo studio del pianoforte.

Ora dopo scivolo aziendale, ho finalmente tempo da dedicare a me stesso dopo molti anni di totale inattività musicale ed ho deciso di riprendere il discorso del pianoforte abbandonato ai tempi. Purtroppo ero a livelli iniziali già ai tempi.

Come da altro post da me aperto, ho finalmente acquistato un pianoforte digitale (Roland FP-30X) e sto riprendendo lo strumento.
Ho contattato diverse scuole di musica della mia zona ma per il momento, (visto che non mi ricordavo piu' nulla), ho deciso di riprendere a studiare da solo, partendo dalle basi (lettura scala di Sol e scala di Fa, solfeggio).

In questa fase non volevo spendere soldi per un maestro che mi dicesse che sono scarso nella lettura delle note e devo mettermi d'impegno ad impararle (lo so anche da me e sono io che devo farlo in prima persona).

In parallelo ho ripescato i pochi brani che ai tempi sapevo suonare (in modo abbastanza scarso visto il mio scarso impegno dell'epoca) e mi sono rimesso a ri-studiarli (dopo una settimana dall'acquisto della tastiera sto iniziando a suonarli lentamente anche se per ora ad un livello scarso).
Mi sono anche iscritto al corso annuale Pianosolo Maestro il 30 di settembre scorso, stesso giorno in cui ho acquistato la tastiera (quindi una settimana fa).
Devo dire che mi sto trovando molto bene. Ottimo corso, fatto veramente bene.
In questa fase iniziale, sto ripassando i fondamentali (lettura delle note, solfeggio, ed esercizi basici con le due mani, prima separate e poi assieme).
Sono consapevole che sono io che devo studiare, che devo impegnarmi (poi ovviamente un maestro sa "mettermi in bolla", cioe' sa consigliarmi gli esercizi piu' adatti al mio livello e soprattutto sa correggere gli inevitabili errori che commetto), ma in questa fase, devo assolutamente recuperare la capacità di leggere velocemente le note da me.
In parallelo sto anche studiando per conto mio un po' di teoria, scale, accordi, ecc. (Ma dato il mio livello iniziale, devo avere pazienza).
Diciamo che divido il tempo di studio nel seguire i video e le lezioni di Christian Salerno di Pianosolo Maestro, nel recuperare quei pochi pezzi che sapevo gia' suonare (dal mio primo Bach), integrando con video che trovo su Youtube e con alcuni corsi Udemi che mi sono comprato sfruttando degli sconti periodici.

In una settimana sono arrivato all'11% del corso.
Ora mi sono fermato per alcuni giorni per consolidare ed assimilare quanto fatto finora.
Quello che mi manca nel non avere (per ora) un maestro, e' l'organizzazione del lavoro, dello studio.
Seguo ovviamente le tempistiche del corso Pianosolo maestro, pero' un maestro, basandosi sul mio livello e' forse in grado, oltre che ovviamente a correggermi, a darmi il giusto ritmo in fase di studio.
Al momento non mi sono ancora rivolto ad un maestro, sia per motivi di costi, che per il fatto che le note nelle scale fondamentali me le devo studiare io, per cui vorrei cercarmi un insegnante nel momento in cui mi sento pronto per poter iniziare proficuamente a mettermi davanti ad una tastiera.
Mi chiedevo se abbia senso o no (vorrei spendere il meno possibile).
Già in una settimana, partendo dal totale oblio, sto recuperando abbastanza velocemente.
Il mio dubbio ora e' come muovermi, come organizzare il mio studio, quanto tempo studiare al giorno.
Altro dubbio e' se cercarmi l'insegnante ora, oppure se darmi tempo alcuni mesi (pensavo magari di attendere la prossima primavera in modo da ripassare bene tutto e da avere una buona preparazione a livello di lettura note e di solfeggio).
Con l'impegno e con Pianosolo maestro sono convinto che da autodidatta potrei per lo meno iniziare a muovermi, poi un insegnante per proseguire potrebbe essere utile per armonizzare il tutto e correggere gli inevitabili errori.
Obiettivi miei.

Ho 61 anni, vorrei sostanzialmente divertirmi con il pianoforte nei prossimi anni, consapevole che, data l'età, non raggiungerò livelli elevati.

Vorrei suonare pezzi di livello semplice-medio senza dovermi esibire in pubblico.
Ovviamente vorrei imparare al meglio (compatibilmente con dati oggettivi legati alla mia età e alla scarsa elasticità delle dita e delle mani).
Gli unici limiti di tempo sono legati all'età.

Si accettano pareri, suggerimenti, consigli di qualsiasi genere.
(libri, esercizi, spartiti, metodi, metodologie, da aggiungere o affiancare al corso Pianosolo Maestro).

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Buongiorno a tutti,


ho il seguente problema con la mia tastiera CASIO modello CDP S-100.
Da qualche tempo è presente un "effetto pedale" permanente , cioè è come se il pedale sustain fosse sempre premuto , e questo succede sia quando il pedale non viene premuto sia anche quando è del tutto scollegato dalla tastiera.
L'unico modo che ho trovato per togliere questo effetto è, dopo aver acceso la tastiera, di fare partire il brano musicale dimostrativo pre-caricato sulla tastiera; dopo che interrompo questo brano, l'effetto pedale scompare. Un secondo problema collegato al primo è che, quando poi ho davvero bisogno di suonare con il pedale, dopo che ho rimosso l'effetto come detto sopra, quando collego il pedale, è come se non ci fosse e non ottengo alcuna risonanza dei suoni.


Sperando di essere riuscito a spiegarmi, volevo chiedere cortesemente se c'è qualcuno che può aiutarmi o darmi delle dritte per provare a risolvere questo problema.
Vi ringrazio anticipatamente!  :)
Giancarlo
Io contatterei l'assistenza.Se fosse un problema di contatti del pedale, senza pedale non succederebbe, quindi c'e' qualche problema a livello di tastiera.Se connettendo e sconnettendo il pedale, il problema non si risolve, io contatterei un tecnico Casio.

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Armonia / Re:Tono tono tono semitono tono tono tono semitono?
« il: Ottobre 02, 2022, 06:40:29 pm »
DO RE MI FA SOL LA SI DO, esempio di scala maggiore di DO, hai T - T - ST - T - T - T - ST
Ecco appunto! E' in errore il libro! Però che strano, è la prima volta che mi capita una cosa del genere su un libro ma non è un errore di battitura, sono pagine e pagine!  ;D
Scuola di vita.
Ero alla scuola media, quindi circa 48 anni fa.
Un mio compagno di scuola, contraddisse una professoressa su un'affermazione, sostenendo che l'aveva letta su un libro.
Ovviamente aveva ragione la professoressa e non il libro.

Ricorderò sempre la lezione della professoressa che spiegò che un libro non ha ragione in quanto tale, un libro e' comunque scritto da un autore (o piu' autori, non importa) che e' comunque una persona e come tale puo' sbagliare. E comunque suggeri' a noi ragazzini di scuola media di non fidarsi mai di una singola opinione (anche se scritta su un libro), ma di verificare sempre le informazioni affidandosi a professori e confrontandole con altri libri.

E se sentiva qualcuno che diceva:"l'ho letto sul libro, l'ha detto la televisione, l'ha detto il tal giornale o giornalista, sottintendendo, quindi e' vero" dava in escandescenza.
Scusate l'intervento, ma mi e' sempre rimasto come riferimento per tutta la vita.
La professoressa, se ricordo, era l'insegnante di matematica (quindi abituata ai teoremi matematici ed in un certo senso alle "verità" "assolute").

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Quale pianoforte? / Re:tastiera elettronica per iniziare
« il: Settembre 30, 2022, 06:08:53 pm »
Grazie a tutti.


Oggi, dopo due mesi di ripensamenti, ho acquistato il piano che inconsciamente (e consciamente) mi piaceva di più' dal primo giorno.


Visto che i problemi di costo ce li hanno tutti, visto che la tastiera da 88 tasti ingombra comunque, visto che comunque la si voglia prendere, una base e' fondamentale, il problema dell'ingombro c'e' comunque ho preso il meglio che potessi permettermi.


Roland FP-30X con mobiletto completo originale, tre pedali e panchina pieghevole.


Per ora mi sono iscritto a Pianosolo Maestro, poi vedremo se sia il caso di prendere un po' di lezioni private.

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Quale pianoforte? / Re:tastiera elettronica per iniziare
« il: Settembre 09, 2022, 03:33:41 pm »
Aggiungo il mio parere e ti lascio meditare.
L'ottava in più non ti servirà per un bel pò di tempo.
Quando si inizia a suonare si usa solo la parte centrale del piano e finchè non leggerai la chiave di basso ti limiterai anche alla parte dal DO centrale in su.
Percui secondo me va bene iniziare con 73 tasti e quando sarà il momento passerai ad una tastiera più grande. Anzi se la passione crescerà ti verrà naturale pretendere uno strumento migliore.


Per ora è meglio puntare su una tastiera che simuli il meglio possibile la meccanica del piano acustico (grandezza dei tasti, tasti pesati e dinamici...) e il suono.
Grazie per il suggerimento.
Mi stavo infatti orientando ad un 73 tasti e pensavo appunto allo Yamaha P-121.

Poi ho rimesso in discussione di nuovo il discorso 73 o 88 tasti, ma credo che per iniziare forse la scelta migliore sia il 73 tasti (meno costoso e soprattutto piu' gestibile come spazi necessari).
Da inesperto (ho iniziato a studiare il piano forte per un anno e mezzo, quarant'anni fa ma poi non ho piu' toccato una tastiera in vita mia), la tastiera dello Yamaha non mi e' sembrata male tra quelle provate in questi giorni  (per quel che mi ricordi dei tempi in cui ho iniziato a fare i primi esercizi su un pianoforte vero).
Secondo voi, un P-121, tra qualche anno riuscirò eventualmente a rivenderlo come usato qualora volessi passare ad altro modello superiore? 

Ovviamente sto ragionando, considerando tutti gli aspetti che mi vengono in mente e cioe', qualità dello strumento, possibilità di utilizzo, durata nel tempo, spazio occupato, prezzo d'acquisto, rivendibilità passando ad altro.
Grazie ancora, molto gentili e soprattutto molto utili i vari consigli.

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Quale pianoforte? / Re:tastiera elettronica per iniziare
« il: Settembre 08, 2022, 03:34:54 pm »
Lascio sedimentare un po' l'argomento per un paio di settimane.
Ora sarei forse poco obiettivo nella scelta.
Una pausa di riflessione facendo altro mi farà bene.

Ovvio che la soluzione a 73 tasti sarebbe ottimale come gestione domestica dello strumento, ovvio che la soluzione a 88 tasti sarebbe ottimale (se non indispensabile) come caratteristiche dello strumento.

Purtroppo io sono principiante, non ho esperienza, non sono piu' molto giovane ho da poco superato la sessantina, e quindi faccio discorsi razionali.

Quanto e quando mi servirà realmente l'ottava mancante?
Riuscirò mai (iniziando tardi) a suonare spartiti che richiedano 88 tasti? Faro' un buco nell'acqua? (non costano poco e richiedono spazio).

Quale probabilità avro' e tra quanto tempo?

Sono dibattuto su questo.

Per il feeling (sempre da principante incompetente), metterei Yamaha e Roland al primo posto (leggermente diverse come tocco, per certi aspetti forse meglio Roland, ma per altri forse meglio Yamaha).
Mi piace meno Casio.

Gli altri non li ho provati.

Quindi.
Pianoforti papabili sono Yamaha P-125B (88 tasti), Yamaha P-121B (73 tasti), Roland FP-30X
(il 10X e' simile ma mi convince meno per dei limiti che ha).

Finiro' per comprare Yamaha penso.

Grazie ancora.

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Quale pianoforte? / Re:tastiera elettronica per iniziare
« il: Settembre 06, 2022, 04:59:33 pm »
Grazie.

Scusate se ne approfitto, ma prima di qualsiasi scelta e decisione (da impreparato sull'argomento quale sono), voglio prima valutare con calma tutte le possibilità per avere le basi per fare una scelta ponderata spendendo il giusto per cio' che realmente mi serve.

Oggi sono tornato nel primo negozio, ho rivisto Casio e Roland (e sono tornato di nuovo su Roland F-30, il Casio non mi ha convinto, mi convince di piu' Yamaha visto ieri che pero' in questo negozio non trattano).

Ci sto ancora pensando.

Sto rivalutando anche un 88 tasti (trovandogli in qualche modo una sistemazione in casa).
Lo Yamaha da 73 tasti e' un ottimo compromesso, tuttavia ripensando alle note mi mancherebbe l'ottava inferiore ed in piu' la e si dell'ottava ancora piu' bassa.

(Da principiante che sta iniziando, potrebbe anche non interessarmi i primi tempi, tuttavia sposterei solo il problema piu' avanti, rischiando poi di non essere soddisfatto o di dover sostituire la tastiera, e comunque sarei limitato).

Oggi in rete ho visto dei pianoforti digitali Donner (marca mai sentita fino ad un paio di ore fa).

Non costano molto, in particolare il modello Donner DEP-20 non sembra male, ha i tasti pesati, ovviamente dovrei poterlo toccare con mano, ma non l'ho mai visto finora in nessuno dei negozi da me visitati in questi giorni.

Non conosco pero' assolutamente il marchio (finora ho sempre sentito solo marchi come Yamaha, Korg, Roland, Kawai, Casio).

Non so decidermi.

Mi do' comunque tempo almeno fino ai primi di ottobre, poi prendero' una decisione.

Grazie ancora.



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Quale pianoforte? / Re:tastiera elettronica per iniziare
« il: Settembre 05, 2022, 09:15:34 pm »
Oggi sono andato fisicamente in  un grande negozio molto rifornito della mia zona.
Ho confrontato diverse tastiere e pianoforti digitali.
Al momento non ho ancora concluso l'acquisto,  stavo pensando ad un compromesso che potrebbe essere una via di mezzo accettabile tra dimensioni, prezzo, qualità.
Pensavo alla tastiera Yamaha Digital Piano P-121B Pianoforte Digitale Compatto, con 73 tasti Dinamici e Sensibili al Tocco. Non costa poco, ma ha il vantaggio di essere piu' corta e leggera di  una tastiera da 88 tasti sacrificando alla fine soltanto un'ottava  (che e' comunque un limite, ma mi rende piu' semplice l'inserimento in appartamento e la gestione dello strumento).
Ho provato diversi modelli delle principali marche (Roland, Casio, Yamaha), e modelli generici "non pianistici"  (con piu' effetti, ma non sono pianoforti digitali).
Il vantaggio delle tastiere digitali (anche di prezzo non esagerato) e' il tocco dei tasti (non certo identico, ma molto piu' simile a quello dei pianoforti).

Le tastiere generiche (passatemi il termine non corretto), se costano poco hanno i tasti o troppo morbidi, o troppo duri, con poca escursione, e mi hanno dato la sensazione di tastiere giocattolo entry level, pur avendo comunque ottimi suoni (e molte piu' scelte in tal senso) ed i tasti dinamici.  Quello che non mi piace e' il tipo di tasto, la sensazione che si prova.

Per andare su tasti non solo dinamici ma con un tocco piu' simile al pianoforte i prezzi salgono drasticamente.
Alla fine credo che mi orienterò alla Yamaha P-121.

Cosa ne pensate? (con i limiti ovviamente dovuti ai necessari compromessi).




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Quale pianoforte? / Re:tastiera elettronica per iniziare
« il: Settembre 04, 2022, 05:11:38 pm »
Grazie.

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Quale pianoforte? / Re:tastiera elettronica per iniziare
« il: Settembre 04, 2022, 10:28:29 am »
Grazie.
Certamente andrò fisicamente in negozio (ne girerò piu' di uno sicuramente).

Concordo in tutto quanto hai detto, che era il mio pensiero iniziale (ho confrontato Casio con Roland, da inesperto quale sono, mi e' piaciuto di piu' Roland, come tasti soprattutto ma anche come suono).

(I prezzi dei tre pianoforti digitali vanno indicativamente da 500 euro a 700 euro circa sola tastiera per il Roland piu' costoso da me considerato, come tastiera base, piu' eventuali offerte in corso o sconti da valutare al momento dell'acquisto).

Il discorso panca, supporto che mi ha fatto il venditore e' stato esattamente identico al tuo e cioe' supporto vero e non ad X, necessità di panca. I pedali in un caso si possono aggiungere, nell'altro caso (roland), i tre pedali originali si possono montare solo con il supporto originale.

Veniamo ora alle motivazioni che mi hanno lasciato dubbioso e per le quali ho aperto questo messaggio.
Ho messo in discussione il discorso 88 tasti per una serie di motivi, alcuni oggettivi, altri soggettivi, e per questo stavo pensando di orientarmi diversamente.
1) Suonerei solo come passatempo (Ho 61 anni, ho studiato pianoforte 42 anni fa per due anni e poi ho smesso). Non aspiro a fare concerti ma vorrei solo riprendere a divertirmi con una tastiera (Mi sto informando su corsi di pianoforte e sono in contatto con un insegnante). Prenderei lezioni da un insegnante ovviamente. Devo recuperare il solfeggio, recuperare la capacità di lettura note (soprattutto in scala di Fa), recuperare la mobilità della mano e delle dita. Sono a livelli minimi, basici da primo anno.

2) Purtroppo in appartamento non saprei dove mettere una tastiera ad 88 tasti (l'avevo fatta molto piu' semplice, considerando di riporla in verticale quando non la utilizzavo) ma poi dovendo montarla sul suo supporto (con due o tre viti), serve comunque lo spazio. E' inutile, ci vuole la struttura base minima, supporto, sgabello ecc... Se non ce l'ho ci posso fare poco. Avendo lo spazio potrei a questo punto portarmi in città un vecchio pianoforte da studio economico che andrebbe revisionato ed accordato.
3) Visti i punti 1 e 2 (non avendo aspirazioni concertistiche, sapendo che non arriverò mai a livelli elevati) mi rimanevano due alternative.

1) Non faccio nulla e fine del discorso, non potendo avere l'ottimale,
2) mi accontento (consapevolmente di tutti i vincoli e limiti del caso) e mi oriento (almeno per il momento) su qualcosa di meno ingombrante ed impegnativo da gestire. (Ben sapendo che non sia la soluzione per continuare poi con lo studio del pianoforte, ma ai miei livelli il problema per ora non si pone).

Da qui l'idea di una tastiera a 61 tasti, ben consapevole che, qualora volessi crescere, tra un paio di anni mi andrebbe stretta, ma sarà poi un problema che vedrò di indirizzare successivamente, vincolato comunque dai risultati e  dalle necessità future.
Questa idea mi e' nata dopo aver visto le tastiere da 88 tasti (che anche smontate dal supporto sono comunque pesanti ed ingombranti) e da quanto mi ha consigliato l'insegnante che ritiene che comunque volendo crescere servirà un pianoforte vero e non digitale, mentre per iniziare (sono proprio a livelli iniziali) potrebbe essere sufficiente appunto una qualsiasi tastiera da 61 tasti (magari la cercherei anche da 76 come compromesso sacrificando un po' di spazio per una ottava in piu').
Questo il motivo dei miei dubbi. Altrimenti non avrei dubbi, ad oggi (con la mia inesperienza, dopo averlo toccato con mano e confrontato con gli altri due) comprerei un Roland FP-30 X (Ho provato anche il Roland FP-10 ed il Casio px s-1100).
Quando le ho viste poi mi sono chiesto, come le gestisco? Dove le metto?

Cosi' stavo pensando ad altre soluzioni (sempre che ce ne siano), l'alternativa (purtroppo) e' non fare nulla come negli ultimi 40 anni nei quali avevo sia problemi di spazio che di tempo, ora il tempo l'avrei ma non ho comunque lo spazio.

Purtroppo, passato l'entusiasmo iniziale di un mese fa, quando ho iniziato ad informarmi sui corsi, su cosa mi servirebbe come strumento, mi sta passando la voglia di buttarmi in questa impresa.

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Quale pianoforte? / tastiera elettronica per iniziare
« il: Settembre 03, 2022, 11:11:25 pm »
Ho già letto qualche commento, ho già fatto diverse ricerche in rete, sono già stato in un negozio di strumenti musicali, avrei al limite in altra location la possibilià di utilizzare un pianoforte da studio zimmerman di 40 anni fa.
Non potendo per motivi pratici tenere un pianoforte in città in appartamento1) non ci sta fisicamente
2) i vicini non gradirebbero, pensavo di orientarmi su una tastiera digitale.

Dico tastiera e non pianoforte digitale perchè mi piacerebbe anche avere possibilità sonore piu' ampie di un pianoforte digitale.
Budget 300-700 euro (dipende). Possibilmente nuovo.

Per il momento ho visto Casio e Roland da 88 tasti, ma, visto che sono agli inizi e che una tastiera da 88 tasti e' comunque ingombrante e non saprei come gestirmela in appartamento,  sarei quindi orientato ad una tastiera piu' compatta da 61 (max 76) tasti.
Il mio insegnante sostiene che dal momento che un pianoforte digitale non suonerà mai come un pianoforte tradizionale e quindi non ha comunque senso investirci cifre esagerate ed il suggerimento e' di orientarmi su una tastiera da 61 tasti.
Io avevo pensato ad una tastiera pesata ovviamente con tasti dinamici.

Dopo essermi orientato inizialmente ad un pianoforte digitale, ora sto invece pensando piu' che ad un pianoforte digitale, ad una tastiera generica da 61 tasti (ma non ne ho trovate con tasti pesati) che abbia piu' voci e piu' effetti.

Cioe' meno pianoforte puro e piu' tastiera digitale.
Ho cercato in rete nei siti Casio, Yamaha e Roland ma ho le idee confuse.
Qualche suggerimento?
Caratteristiche che vorrei sono:

1) Qualità media, prezzo massimo 700 euro, se meno, meglio, tanto sono un principiante che sta iniziando a suonare, ho visto anche modelli intorno ai 250-350 euro.

2) Tasti dinamici e se fossero pesati sarebbe meglio.
3) Tasti di dimensioni standard come il pianoforte
4) 61 tasti (o 76 tasti), no 88 perche' poi sarebbe troppo ingombrante e comunque un principiante non li userebbe all'inizio
5) Buona marca (non sono esperto ma pensavo a Casio, Roland,Yamaha, Korg e non saprei quali altre)
6) Midi
7) Buona resa come pianoforte (possibilità almeno del pedale sustain)

8 ) Diverse possibilità di suoni (voci)
9) Polifonica
10) Uscita cuffia (con possibilità di escludere gli altoparlanti per poter suonare liberamente in appartamento cittadino)
11) Tutto quanto serve per iniziare a suonare senza rimpiangere troppo un pianoforte (ben sapendo che non e' la stessa cosa, ovviamente) e che consenta anche di divertirsi nel tempo libero sia interfacciandola al PC (windows e Mac) che all'iphone e all'ipad.
Poi ovviamente andrei nei negozi musicali della mia città (come ho già fatto) a toccare con mano, ma vorrei andarci avendo almeno le idee chiare e sapendo bene cosa chiedere e su cosa orientarmi.
Grazie e scusate il messaggio lungo ed i requirements chilometrici. :) :)

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Presentiamoci / Mi presento
« il: Settembre 03, 2022, 09:25:38 pm »
Non sono un musicista, non sono giovane ma quasi in pensione, vorrei imparare a suonare uno strumento a tasti, tipicamente un pianoforte.Ho studiato un anno e mezzo circa 40 anni fa, poi ho smesso e vorrei riprendere.Ciao a tutti

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