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Post - Pianoth

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Armonia / Re:Chopin - Preludio Op. 28 n. 7 - battute
« il: Dicembre 20, 2023, 10:11:58 am »
Per quanto concerne invece il SIm7 con basso FA#, le note che costituiscono l'accordo sono SI RE FA# LA, che ? sempre il secondo grado di LA minore, ma con la settima (LA) ed in secondo rivolto (FA# al basso). L'indicazione "ii34" ? quindi da interpretarsi come "Secondo grado di LA maggiore, armonizzato in terza e quarta (ossia in secondo rivolto)". I rivolti delle quadriadi sono 7 (stato fondamentale), 56 (prima rivolto), 34 (secondo rivolto) e 24 (terzo rivolto).


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Armonia / Re:Chopin - Preludio Op. 28 n. 7 - battute
« il: Dicembre 20, 2023, 10:07:30 am »
No, no, ? molto pi? semplice. FA#7 a battuta 12 ? una dominante secondaria, in particolare ? la dominante di SI minore. Dato che siamo in LA maggiore, SI minore ? il secondo grado, quindi ? stato scritto "V7 / ii", da intendersi come "V7 del secondo grado minore di LA maggiore"

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Tecnica / Re:Czerny
« il: Giugno 16, 2023, 08:10:54 am »
Solitamente si va dall'Op. 299 (almeno 8-10 studi) all'Op. 740 abbinata ai 60 studi di Cramer scelti da B?low (almeno 12-15 tra entrambe le raccolte), e poi si procede con studi del Gradus ad Parnassum di Clementi, ma se vuoi rimanere su Czerny ci sono raccolte di studi ancora pi? avanzate, ad esempio l'op. 365, ma non sono esercizi belli musicalmente. Interessante ? anche la sua "Enciclopedia di passi brillanti", in cui prende vari passaggi molto difficili da autori contemporanei e li trasforma in brevi esercizi tecnici difficilissimi (per un totale di ben 261 esercizi difficilissimi)

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Tecnica / Re:Hanon e metodo di studio
« il: Maggio 21, 2023, 06:05:10 pm »
Assolutamente, con la didattica odierna, il metodo Hanon ? ritenuto praticamente inutile. Alla fine, anche se si studia Hanon con varianti, puntando alla massima chiarezza, e lo si studia in tutte le tonalit?, non c'? nessun motivo concreto per studiare l'Hanon, invece di studiare brani, studi o esercizi che contengono vera musica al loro interno.
L'unico vero vantaggio che ha l'Hanon rispetto ad altri metodi ? il fatto che ? semplice da leggere ed eseguire, e quindi riesce a dare quel minimo senso di gratificazione anche al principiante pi? in difficolt?. Tuttavia, la tecnica pianistica la si costruisce proprio affrontando le difficolt?, se possibile con la guida di un buon maestro, e dunque l'Hanon resta sostanzialmente inutile. Tanto pi? se non lo si affronta nei modi accennati sopra.

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Di tutto e di più / Re:Vecchio ordinamento
« il: Marzo 12, 2023, 10:58:40 am »
Ho conseguito l'esame di diploma nel 2017. Cosa ti serve sapere?

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Molto semplice, l'armonia si tratta chiaramente di DO# MI SOL#.


- SOL# LA SOL# FAx SOL#: una doppia nota di volta intorno al SOL#


- DO# MI: fanno parte dell'armonia



- RE#: appoggiatura superiore del DO# (anche considerabile come nota di passaggio accentata tra MI e DO#)


- DO# RE# DO# SI# DO#: doppia nota di volta intorno al DO#


- MI SOL#: fanno parte dell'armonia


Tutto qui.

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Di tutto e di più / Re:Tasti neri, qualche consiglio
« il: Gennaio 18, 2023, 11:06:46 pm »
No, beh è normale, più si entra in profondità nel tasto e più la leva del tasto è svantaggiosa quindi richiede più peso per essere premuta, da questo deduci che di preferenza sia i tasti bianchi che i neri vanno suonati verso il bordo, ma per via di esigenze di velocità e comodità dei movimenti non è affatto sempre possibile, anzi spesso conviene proprio imparare a suonare invece andando più dentro la tastiera perché si controlla tutto molto meglio

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Di tutto e di più / Re:Tasti neri, qualche consiglio
« il: Gennaio 17, 2023, 05:34:04 pm »
Sì, ti ho risposto con un video, dato che in forma testuale difficilmente potrei rendere l'idea.
https://youtu.be/7GpG0bkcexk


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Tecnica / Re:Cosa affiancare al Beyer?
« il: Gennaio 01, 2023, 09:32:34 pm »
Non serve nessun abbonamento. Eccoti un link diretto al PDF dell'op. 599 di Czerny: https://s9.imslp.org/files/imglnks/usimg/9/90/IMSLP499900-PMLP8821-Czerny_599_Pozzoli.pdf

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Direi che definitivamente, il punto su cui maggiormente non mi trovo d'accordo è proprio l'ultimo che sostieni, «l'esecuzione durante la quale le mani procedono "da sole"». Mentre suono, avvengono tantissime cose a livello celebrale, ragiono sui gruppi di note che giustificano la diteggiatura che sto utilizzando, ragiono sullo stato d'animo che voglio comunicare, ragiono sulle tensioni armoniche e sulle rispettive risoluzioni di tali tensioni, che influenzano le dinamiche, e il "timbro", e conseguentemente anche il modo in cui suono, e così via. Se le mani procedessero completamente "da sole", otterrei un risultato musicalmente del tutto insoddisfacente.

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No, non sono d'accordo. Anche se fosse solo a livello inconscio, il fatto di avere compreso che in un determinato punto ad esempio c'è una cadenza, o c'è un'appoggiatura, influenza concretamente e fortemente il modo in cui suono, perché mi aiuta a seguire meglio il discorso musicale che sto portando avanti. Così come se memorizzi una poesia, il fatto che conosci dettagliatamente il significato di ogni singolo verso, e il significato di ogni singola parola all'interno del verso, può modificare in maniera molto sostanziale il modo in cui leggi la poesia. Per di più, analizzare da un punto di vista più tecnico (come nell'esempio del salto di terza), da un significato più preciso al gesto cinestetico che ho memorizzato, quindi rende molto più solida la memorizzazione.

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A mio avviso, durante un'esecuzione le mani non devono andare completamente da sole: se succede, vuol dire che ci sta affidando troppo ad una memoria di tipo meccanico, che da sola è fragile in tutti quei punti che inevitabilmente hanno avuto meno attenzione nello studio, soprattutto in brani lenti, o sezioni lente. Detto ciò, tutto ciò che riguarda lo studio concettuale del brano, ossia lo studio dell'armonia che costituisce il brano, lo studio della forma, della struttura e della macrostruttura che lo compone, nonché tutto ciò che riguarda l'analisi e la storia del brano più in generale, resta non solo un potente mezzo di supporto alla memorizzazione dello stesso, per lo stesso motivo per cui memorizzare una sequenza di caratteri senza senso è molto più difficile di memorizzare una frase di senso compiuto, ma è anche utile ai fini di decidere o raffinare l'interpretazione del brano.
Più in generale, seppur è chiaro che in fase esecutiva, la memoria di tipo cinestetico ha priorità sulle altre, in quanto l'esecuzione musicale è costituita da una sequenza molto complessa di movimenti corporei, tutte le altre componenti della memoria, visiva, uditiva e concettuale sono tutte importanti ai fini di una memorizzazione sicura e priva di buchi.

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Teoria musicale / Re:Trilli...omg
« il: Ottobre 25, 2022, 10:51:26 pm »
Si considerano le alterazioni in chiave. Ti ho fatto uno schema con vari esempi, probabilmente ti può aiutare a chiarire eventuali dubbi.

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Armonia / Re:Differenza tra tonale e modale
« il: Ottobre 15, 2022, 08:38:21 am »
No, è semplicemente un genere di musica diverso, concepito secondo regole non proprie della musica tonale. Il fatto che venga anche interpretata in maniera diversa dipende semplicemente da ragioni storiche.

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Armonia / Re:Differenza tra tonale e modale
« il: Ottobre 14, 2022, 04:25:23 pm »
È tutto il contrario. La musica modale è quella basata sui 7 modi (di cui a dire il vero se ne usavano solo 4), mentre la musica tonale è basata sulle tensioni di natura armonica, e sull'esistenza di armonie maggiori e minori.

In ogni caso, per farla molto breve, ci sono differenze molto sostanziali nell'utilizzo del ritmo, nell'utilizzo di certe verticalità, e in generale la musica è composta in maniera del tutto diversa. Inoltre, quando si parla di musica modale generalmente si fa riferimento per lo più a musica vocale. La musica "modale" che si compone oggi è più musica che cerca di imitare l'aria sonora della vera e propria musica modale. Nel mondo jazz, inoltre, assume un significato completamente diverso, e si riferisce semplicemente nell'utilizzare le scale modali, solitamente in un contesto di improvvisazione, dato che ogni scala modale ha un colore diverso.

Per avere un'idea più chiara, sicuramente può giovare ascoltare tanti esempi. La musica modale più pura la trovi nelle composizioni sacre di Palestrina: https://youtu.be/YrjF3w7x-w4
Eccoti una selezione di esempi di composizioni più brevi (Versetti/Mottetti/Madrigali):
- https://youtu.be/gJ202eG0PEI
- https://youtu.be/769GKNefB6s
- https://youtu.be/vWP_1nTVTLg
- https://youtu.be/KX0CjgwNRtw

- https://youtu.be/JB7s5pVY_RM
- https://youtu.be/uz5_TOhwlv8
- https://youtu.be/tyjfo-MOIfk
- https://youtu.be/JXxVA-r3c_8


Per approfondire, potresti leggere il libricino di Malcolm Boyd, Lo stile di Palestrina. Lo studio della polifonia del Rinascimento. Introduzione pratica.

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