Caro Sergio la preoccupazione c'è e come, ma purtroppo la musica da sola non basta... quei due l'avevano/l'hanno pure studiata!
L'interplay presuppone comprensione, rispetto, ascolto, dialogo, predisposizione al presente, a vivere, agli eventi, a tutto ciò che ha poco a che fare con la morte, pertanto necessariamente denuclearizzato.
Ad ogni modo, ultimamente più che suonare mi sono dato all'immaginazione, nel senso che mi sono immaginato autore di un pezzo di Albanese, che (messaggio subliminale) mi riservo di passare a Crozza.
Carissimo Antonio Albanese,
un nome, un volto, e che volto… PANICO:
Kim Jong-un
Il truccatore ce la può fare (e pure il parrucchiere).
Lo sketch che ti invito a costruire è semplice, come il titolo di coda: “The end”, che precede un sarcastico “that's all folks”, e, colpo di scena, proprio quando sembra tutto finito, un’ultima battuta, la più drammatica, quella geniale: la sola frase che possa ancora essere ricordata a distanza di anni (e che puoi scrivere solo tu).
Dimenticavo, e scusa se ti do del tu, che il tutto me lo sono immaginato in bianco e nero. Stile film muto. Anni 20. Ovviamente la fine coincide con il pazzo che l’atomica la sgancia davvero… pazzesco!
Ad ogni modo nella mia visione l’ultima battuta di Kim Jong-un (sopravvissuto alla controffensiva USA solo perché tempestivamente rifugiatosi in un rifugio antiatomico) è ambientata in una desolante Corea che non ha più Nord né Sud, semplicemente non c’è più, in perfetto stile “The Day After”.
Quella battuta finale, dal momento che ormai non c’è più niente da ridere, deve arrivarti dritta come un pugno diretto allo stomaco.
Dimenticavo, Kim Jong-un si muove come il tuo personaggio sommelier, che mi ha rallegrato molte sere, da Fazio, a “che tempo che fa”.
Che altro ancora? Sì, la musica.
Ho pensato a qualcosa di natalizio ed in chiave jazz, interpretata dal grande trio di Keith Jarrett.
È musica che da gioia, comprensibile a chiunque, anche ad orecchie poco educate, e che soprattutto strizza gli occhi ai bambini, perché “When You Wish Upon a Star” la conoscono gi .
Poi, meglio di così non può essere suonata, da fine del mondo!
https://www.youtube.com/watch?v=gyntl24zkZsMi rendo conto che l’associazione Natale e fine del mondo sia banale, ma non vedo il problema: come tutte le cose semplici funziona, è musicale, e so bene che se ci lavori sopra ci farai scompisciare dalle risate (intelligenti ed amare).
Con affetto
Marco
fatta questa digressione, tornando alla musica, che è ciò che qui più conta,
mi sento in dovere di osannare il grande Lang Lang con almeno un pareggio (consolatorio). Che è come vincere se pensi di fare 1 a 1 con il più grande.
https://www.youtube.com/watch?v=zS5LRRsNYZkhttps://www.youtube.com/watch?v=zS5LRRsNYZk