Ciao e benvenuta.
Rispondo con ordine alle domande iniziali.
- Se i tasti sono in avorio si riconoscono principalmente al tatto; l'avorio è poroso.
(se sono in avorio e sono ancora buoni e non scavati, è possibile lucidarli. C'è un'abrasivo speciale chiamato TRIPOLI. Bisogna usare dischi di tela. No alcool)
- La sostituzione delle caviglie comporta la sostituzione con caviglie di diametro più grande soltanto quando viene a mancare la stabilità nell'accordatura perchè quelle da sostituire hanno allentato la presa nel pancone (somiere)
- Non so se la Schulze pollmann fornisce su richiesta le caviglie ma sul sito della stessa fabbrica di pianoforte vengono segnalati i diametri delle caviglie di alcuni modelli; mi sembra 6.90 mm di diametro.
- Quando si sostituisce l'intero gruppo delle caviglie è necessario sostituire anche la cordiera.
Cosa succede se non si sostituiscono anche le corde (insieme alle caviglie)?
Quale potrebbe essere il motivo per cui non mi è stato proposto (eppure sarebbe un lavoro in più!)?
Ho ipotizzato che la sostituzione delle caviglie potrebbe servire a rendere più solida la tenuta delle corde nel momento in cui, aggiustata la tavola armonica e ripristinate le corrette tensioni, le corde eserciteranno una forza maggiore sulla struttura, non potrebbe essere così?
Secondo te, Pianoaccordatore, il prezzo prospettatomi è onesto per il lavoro consigliato?
Dal momento, poi, che le caviglie (e così pure le eventuali corde che si rompessero durante l'operazione) andranno sostituite con pezzi ovviamente non originali, ma di moderna fattura e presumibilmente di altra marca, mi chiedevo se questa circostanza possa in qualche modo alterare l’autenticità dello strumento, tu cosa ne pensi?
E vale la pena, infine, sistemare questo Schulze o piuttosto è meglio comprare un kawai k3 o k5 nuovo, aggiungendo altro denaro per uno strumento che, benchè abbia tutti i vantaggi del nuovo, non parrebbe essere della stessa qualità ?
Non faccio il conservatorio e non sarò mai Benedetti Michelangeli, sono tornata a lezione, ma suono per diletto, perchè, ahimè faccio un altro lavoro
Suono musica classica, ma non disdegno un po' di improvvisazione (sto iniziando ora), non jazz, ma sull'armonia tonale classica.
Ecco una foto dei tasti in avorio (ho scelto un punto significativo), come vedi sono di colore diverso ed hanno delle venature, la foto non ne rende pienamente giustizia. I tasti si possono sbiancare e trattare, i miei non sono stati trattati da moolto tempo, penso che gira gira qualcosa ci farò .
In vero io credo che opterei per la prima ipotesi, se è vero che la meccanica è poco sfruttata ed ancora valida non capisco perché i tasti dovrebbero essere molto consumati...e comunque quello è un interventino semplice e senza conseguenza alcuna (basta togliere il vecchio e reincollare il nuovo) le caviglie si sostituiscoino solo se al momento della accordatura non tengono, altrimenti non c'é ragione di farlo... (ma questo lo scoprirai solo alla prima o alla seconda accordatura) quindi, probabilmente possono essercene solo alcune da sostituire (leggi anche pianoaccordatore), certamente non un lavoro radicale perché significherebbe che il piano ha subito molte accordature ed interventi, cosa che non si accorda con una meccanica non sfruttata... la tavola armonica non si tocca se non è sciupata, crepata od altro, quindi una semplice pulitura dovrebbe bastare, io farei fare solo la sistemazione dei martelli con la rasatura (se necessario), l'intonazione (ovvia per un pianoforte rimasto fermo e non toccato da molto) ed una buona accordatura. Aspetterei del tempo in modo che la prima accordatura rimetta in tensione tutta la struttura, e vedrei cosa succede.... suonerei lo strumento ed attenderei... dopo un certo tempo eseguirei una seconda accordatura ed a quel punto mi renderei conto se somiere, caviglie, etc etc tengono oppure no, in quel momento vedi se e quante caviglie hanno ceduto, e puoi intervenire di fino (lascerei da parte la lucidatura del mobile, che eseguirei solo se tutto è ok). Tra l'altro lo strumento meno lo muovi e meglio stà .
Dalla foto postata credo che i tasti NON siano di avorio: non sono così opachi, sono anneriti e opachi ma non tendono al giallino e quelli buoni sono molto brillanti e lucidi; la fessura poi non è così sfumata ma è un solco nero, in cui si può inserire l'unghia e percepire chiaramente il distacco tra i due pezzi del copritasto.
Ho letto in rete che potrebbe trattarsi di galalite, qualcuno ha qualche foto di questa tipologia di copertura dei tasti? In effetti i miei tasti potrebbero definirsi color crema chiaro, più che bianchi come la neve
Con riferimento a tutto il resto, ribadisco che il piano è stato usato pochissimo, sia da me che prima da mia mamma, ma per ragioni varie ha subito alcuni traslochi di parecci km, e nei periodi di non utilizzo non gli è mai stata fatta, ahimè, manutenzione. Dal 1990 al 1997 è stato regolarmente accordato e poi più nulla per gli ultimi anni. A suo tempo il tecnico AIARP che era intervenuto (e che è intervenuto tutti gli anni per quel periodo) non aveva ritenuto necessario fare altra manutenzione se non l'accordatura (non è lo stesso interpellato adesso).
La tavola armonica si è danneggiata per i traslochi e, probabilmente, per l'ambiente troppo secco della sala dove attualmente si trova (e si trova lì da 20 anni).
I martelli sono in ottimo stato, con i feltri appena da rasare e da ripettinare.
La meccanica è in ottimo stato (i martelli sono in mogano e secondo l'accordatore vale almeno 2.000 euro).
La sostituzione delle caviglie, come già detto, forse è stata ipotizzata per consentire una migliore tenuta dell'accordatura su una struttura che, una volta revisionata, sarà pronta a sopportare sollecitazioni maggiori rispetto a quelle cui lo stato attuale ha sottoposto le caviglie.
Le corde non sono affatto ammalorate o arrugginite, spero che non si rompano durante la sostituzione delle caviglie.
Il somiere è intatto, quindi forse non è detto che si debbano usare caviglie di maggior calibro (nel senso che nella rimozione delle attuali non si dovrebbero allargare i fori).
Da quando ho ripreso a suonare, cioè da un anno, sto utilizzando un pianoforte digitale (un Clavinova con tastiera pesata), che benchè abbia tutti i limiti di uno strumento digitale, mi consente di beneficiare di un suono sempre "intonato" e campionato su quello di un gran coda (con tutti i se e i ma): vi assicuro che provando il mio Schulze, nonostante non ci siano due corde accordate, il suono mi è piaciuto tanto, è così caldo e avvolgente, che non vedo l'ora di sentirlo cantare dopo la "cura", l'accordatura e l'intonazione necessarie.
Come i tasti si siano così deteriorati non so dirlo. Sicuramente la maggior parte di essi nel 1990 era già crepata, ma l'annerimento è una novità che si è manifestata negli anni in cui l'ho utilizzato io. Ho spesso le mani fredde, ma non sudate, quindi escludo che possa essere una reazione chimica al sale contenuto nel sudore. Ed escludo anche di aver trascorso mediamente più di mezzora al giorno al pianoforte negli anni in cui l'ho suonato.
Ad ogni modo, l'opportunità di intervenire su un pianoforte così datato, oltre che dettata da una questione affettiva, è data dal fatto che essendo stata la mia famiglia l'unica proprietaria, so davvero che non è uno strumento sfruttato e danneggiato da un utilizzo smodato, e avendolo avuto in casa, posso anche riferire con cognizione di causa quale ne sia stata la conservazione, al fine di individuare le possibili cause dei problemi (alla tavola armonica in primo luogo).
L'accordatore mi ha detto che se andassi a comprare un piano nuovo con le caratteristiche del mio vecchietto, dovrei puntare su cifre di circa 8.000 euro (è ovviamente da escludersi che il mio piano adesso possa valere quella cifra, considerata l'età ): il k3 e il k5 di kawai, che erano i modelli tra cui ero indecisa prima di rivalutare la possibilità di sistemare il mio, non sono alla stessa altezza, e il fatto che abbiano 60 anni di meno non giustifica un esborso che sarebbe comunque superiore a quello del restauro dello Schulze per ottenere una qualità inferiore.
Grazie di cuore a tutti per l'aiuto!