beh, è sempre tutto relativo, e dipende da chi c'è seduto al pianoforte... se c'è Cziffra non è neppure il caso di pensare a cosa può essere più facile o più difficile... ma se parliamo di "noi" poveri mortali che devono sudare 7 (x 10) camicie per arrivare ad una esecuzione buona allora si può fare: il preludio dei trascendentali lo hai visto e suonato, e anche bene. certo c'è voluto del tempo, ma con liszt non si può fare diversamente. potrei dire 7 (sempre da 1 a 10) ma è un 7 lisztiano ovviamente. il trascendentale n. 2 per me, per le mie mani, per la mia tecnica è uno dei più temibili... ti confesso che lo adoro ma non lo farei mai! qui torno al mio Berman, che lo esegue ad un ritmo implacabile e ad una velocità folle, ma ci sono dentro dei passi di una difficoltà allucinante. gli studi da concerto, invece, si possono fare: gnomenreigen è affascinante e quando lo sai suonare ti dà una carica notevole, ma esige una tecnica molto "meccanica", netta, nervosa... e non è facile da suonare se non "entri" subito nel pezzo. mormorii della foresta mi "acchiappa" meno come pezzo, ma lo trovo più interessante musicalmente, più completo, più romantico ed anche più comodo da suonare in quanto proprio la sua musicalità ti guida nelle scelte tecniche. insomma, dei trascendentali quelli che sono impossibili o quasi sono 2, 4, 5, 10, 12. ti vorrei suggerire anche due belle rapsodie: la 5 e la 7... belle, interessanti e alla portata di tutti (la 5) e di quasi tutti (la 7)