È vero quello che dici, Paola. La registrazione può avere lo stesso valore, se non di più, di uno spartito.
Ma mi viene da pensare a una cosa: immaginiamo che Chopin avesse improvvisato, per esempio, uno dei suoi meravigliosi notturni. Se non li avesse messo per iscritto non sarebbe rimasto niente ai nostri tempi e la sua musica sarebbe andata persa.
L'improvvisazione è tale proprio perché nasce estemporaneamente, dal di dentro, e non da una partitura scritta ma semplicemente mi sembra un peccato che le improvvisazioni più belle non possano avere quell'elemento di "immortalità" che uno spartito ti da. Era questo sostanzialmente il mio discorso. Comunque avete ragione anche voi. Improvvisazione e composizione sono due cose diverse.