In effetti Maria, per lo studio è meglio se uso le cuffie. Esercizi o meno, sentire minuti su minuti di passaggi di pollice non dev'essere una gran cosa. Va a finire che credono che suonare il piano costi anche qualche sacrificio.
Samuel Che stai studiando di Chopin? Grazie per i consigli e par avermi fatto sapere che c'è un genere di musica ODIATO da noi pianisti.
Comunque, se posso dirtela, non ci sarebbe da valutare o paragonare La Musica Classica con gli altri generi di musica.
Non per il discorso di primaria importanza che l'una ha rivestito nello sviluppo delle altre, ne per il fatto che sia definita 'Grande' o 'Colta' ( se studiata naturalmente ), ne per una presunta o manifesta superiorità formale, strutturale ed espressiva maturata in 2400 anni e più, ma semplicemente perché additando un genere come Odiato rischi di far odiare il genere a te caro.
Di musicaccia se ne sente tanta, e te lo dice uno che è passato per tendenze che dai più non sono considerate neanche musica, e premesso che, anche io, soprattutto ultimamente, mi ritrovo a domandarmi, per esempio nei confronti della musica leggera o pop Italiana ( quella con il testo insomma ), dove si sia perso il fine ultimo ( ma primo ) del produrre un brano per trasmettere delle emozioni e comunicare qualcosa di Sensato Utile ed Educativo allo sviluppo degli ascoltatori, non riesco comunque ad odiare voci stonate, canzoni mononota etc etc etc.
Al pari ti dico, non riesco ad arrabbiarmi per ciò che non capisco. Mi infastidisce certamente, e certamente i miei timpani provano smettere di vibrare per evitare al cervello tali oscenità, ma fidati, è fatica sprecata.
Buonsenso e odio possono concorrere alla formazione di un buon cittadino, ma c'è chi del buono non si accontenta.
Tornando alla questione dell'essere di disturbo o meno, Sono stato a vedere qualche Yamaha e qualche Kawai ma il suono non mi è piaciuto poi molto.
A livello di tocco si assomigliano un po' tutti, ma a qualità del suono non ci siamo. Mi sembra che il Roland anteguerra che ho sia più simile ad un piano vero