... scelte interpretative, intendo, Andych. Ad esempio, se ascolti su YT Scarlatti eseguito dai più grandi interpreti Michelangeli, Argerich, Pogorelich, Horowitz, Gilels, Cziffra, Gould ecc... ti accorgi di quanto e come ciascuno di essi faccia propria la scrittura clavicembalistica scarlattiana. La Argerich, Gould e Cziffra ad esempio sono più "clavicembalistici", con una articolazione digitale ed un suono "nervosi" e "sgranati". Sul clavicembalo, come sai, il legato perfetto è un po' una illusione. Michelangeli, Gilels e Horowitz, invece, si comportano da pianisti di eccelso livello, affrontando l'interpretazione di certe sonate di Scarlatti con un piglio che sembra squisitamente romantico: una tavolozza timbrica ai limiti dell'impossibile, certo sconosciuta al clavicembalo, abbondante pedale di risonanza, fraseggio morbido ecc. Qualche volta però anche Michelangeli si "pente" di queste sue scelte estreme e ci consegna esecuzioni in perfetto stile clabicembalistico-virtuosistico (... sì, perché il virtuosismo nasce già col clavicembalo), senza cedimenti, vene nostalgiche, senza quasi pedale... esecuzioni "asciutte", insomma.
Imparare a suonare il clavicembalo, in pratica, ti indirizza verso determinate scelte su quel repertorio che nasce in effetti clavicembalistico e diventa oggi pianistico: alcuni concerti di Mozart, alcune sue sonate, Bach, Scarlatti, Rameau. Quando, poi, all'ottavo anno dovrai affrontare brani come la Sonata op. 2 n. 3 di Beethoven (... dedicata ad Haydn) e il Tombeau de Cuperin di Ravel (.... appunto dedicato a Couperin) la faccenda si complica: devo suonare Beethoven e Ravel come di solito si suonano Beethoven e Ravel, oppure devo far sentire in entrambi che c'è un riferimento a due clavicembalisti come Haydn e Couperin? Ecco il dilemma! Preludio dal Tombeau di Ravel ad esempio è eseguito da molti pianisti perfettamente legato e con molto pedale, in stile pianistico, e da pochi staccato e senza pedale alla maniera clavicembalistica, ma sempre di Ravel si tratta. Come diceva un mio saggio insegnante (non di pianoforte) "il gusto nasce dalla cultura". Spero di esserti stato d'aiuto!