Ciao a tutti. Vi illustro la situazione.
Ahimè, essendo una capra figlia del XX sec , secolo nel quale ovunque ci sia un apparecchio radio o una linea adsl c'è il rischio di incorrere in recenti ed etichettate produzioni di belati ( pagate a suon di soldoni e stuoli di fan), al pari delle altre molte capre, che come me, per una "presunta necessità comunicativa" si approcciano alla musica, mi sono lasciato prendere la mano, e con la mano ho preso la matita e con la matita ho iniziato a scrivere l'abbozzo della mia op 1.(questo è il poetico e fantasioso titolo che le ho dato).
Per grazia ricevuta non ho la vocazione a scrivere testi che non abbiano a significare nulla, e non essendo bravo abbastanza o acculturato altrettanto per dar vita ad un vero e proprio testo che si possa definire tale (e cioè degno di essere ascoltato), mi sono "limitato" o meglio permesso di provare a trascrivere i miei stati d'animo con il linguaggio più adatto, forbito, perfetto e diretto che ci sia, la musica.
So che non avendo le basi ( a parte un diploma di teoria preso nel 99 del quale non è rimasta neanche la copia cartacea) e non facendo nulla per averne, rischio di far rivoltare lo stomaco ai vivi e le ossa ai morti, ma corro il rischio e ve la pongo.
Ho scritto 3 battute in 2/4 in cui la destra e la sinistra hanno le stesse figure, nello specifico: croma - terzina di semicrome - croma - terzina di semicrome .
La destra attacca 1/64 dopo la sinistra quindi, da profano, ho iniziato con una pausa da 1/64 e poi ho scritto il resto.
Oggi mentre copiavo mi sono reso conto dell'evidenza: come a fine mese, non tornano i conti.
La prima misura, logicamente, risulta eccedente del 64esimo. Alchè ho pensato di lasciar tutto così fino alla conclusione della frase e di recuperarlo sull'ultima nota dell'ultima terzina legandola di valore ad un sedicesimo con tre punti
Si può fare? Si può scrivere una battuta eccedente e recuperare poi con una diminuita?
grazie assai
Ema