vero. forse perché alcuni grandi interpreti li ricollego alla mia adolescenza, quando cominciavo a studiare i pezzi importanti (valzer op. 64 n. 2, berceuse), compravo i primi LP, CD, andavo ai primi concerti: ho sentito Berman la prima volta a 13 anni, poi lo vidi dal vivo in concerto a 18 (fantasia di skrjabin, funerailles, 6 momenti musicali di rachmaninov, ottava sonata di prokof'ev). il mio primo concerto dal vivo è stato un tutto-chopin di magaloff a 17 anni. scioccante pogorelich negli studi sinfonici... che vuoi, certi ricordi non si cancellano... erano gli anni della prima giovinezza, della dedizione totale alla musica e alla magia della musica... tutte cose che con gli anni rimangono ma mutano aspetto e, quasi, non ti sorprendono più... vidi Demus accordarsi da solo il piano prima di un concerto in cui - giuro - sentivo i suoni ma non capivo da dove diavolo uscissero e come facessero a vibrare nell'aria così tanto... e non volevo che svanissero... tutte cose che ti fanno capire che sei davanti a qualcosa di grande... molto più grande di te.... e ne rimani affascinato per sempre...
sbaglio?