Difficile scegliere. Tra tutte le interpretazioni che mi è capitato di ascoltare - non molte, purtroppo - mi sento di dire Pollini. Perché? Perché (parere personalissimo) le sue interpretazioni sono perfettamente ragionate, tutto fila liscio, suono pulito e... Mi risulta, ahimé, difficile esprimermi con altre parole; il mio bagaglio lessicale e la mia capacità poetica non me lo permettono! Ma d'altronde non è questa una delle principali finalità della Musica? Arrivare dove con le parole non ci si può più esprimere, dove il verbum non è più sufficiente, come diceva il buon vecchio Heine, poeta tedesco, "Dove le parole finiscono, inizia la musica".
Comunque, ritornando a Pollini, c'è chi dice che sia troppo freddo nelle sue esecuzioni... Mah, a me riesce ad trasmettere molto più di altri pianisti.