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Ingauno

Consigli dopo 3 anni di studio da grandicello!
Gennaio 03, 2023, 07:03:33 pm
Buongiorno a tutti, é da tempo che pensavo di scrivere sul forum per confrontarmi un po’ con voi e condividere i miei “progressi”.
Proprio oggi, sono passati tre anni da quando decisi, all’età di 38 anni, di iniziare da zero lo studio del pianoforte! Tre anni fa non avrei scommesso 1 centesimo, eppure dopo tanto tempo sono ancora qui a parlare di musica. Sono stati tre anni molto diversi, il primo é stato l’anno dei grossi miglioramenti, il secondo quello della consapevolezza e dell’acquisto del mio primo pianoforte acustico (con silent perché la mia oretta di studio é quasi sempre la sera), infine quello appena concluso, il più difficile, sia per il poco tempo disponibile che per le difficoltà tecniche dei brani che ho scelto di studiare. Per farvi capire il livello che ho raggiunto, in questo periodo sto studiando la Sonata facile di Mozart e il Valse kk Ivb n.11 di Chopin. Non vengono bene come quelli che si sentono nel web, ne così veloci, però li faccio. Mi sto rendendo conto che per raggiungere la velocità finale e sopratutto una buona interpretazione ci vorrà ancora tanta tanta pratica. Sono pronto ad affrontare il mio quarto anno di studi con tanta pazienza e disciplina ma vorrei sapere da voi se prima o poi, con solo 1 ora al giorno, arriverà mai quella facilità di lettura e tecnica da permettermi di “studiare di meno e suonare di più”.
Ancora una domanda, si può diventare bravi senza uno studio approfondito di armonia? Sto provando, nei ritagli di tempo a studiare un po’, ma lo trovò un po’ faticoso.
Grazie in anticipo e auguri di buon anno a tutti voi.
Andrea.

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guc

Purtroppo “studiare di meno e suonare di più” non è un concetto che si addice molto al pianoforte.
Non si è mai abbastanza "arrivati" da poter snobbare lo studio.
Se vuoi puoi suonare a vita gli stessi brani (e nessuno ti vieta di farlo se è quello che vuoi!) ma ciò non ti permetterebbe di migliorare.
Il livello di difficoltà dei brani dovrebbe aumentare con il tuo apprendimento e quindi troverai degli scogli sempre più difficili da affrontare ma che saranno alla tua portata.
La differenza non sarà nel fatto che studierai meno ma che studierai meglio e farai cose più difficili, cose che oggi ti sembrano impossibili.
Questo è il bello

Per quanto riguarda l'armonia, io lo trovo un mondo affascinante e anche se non è indispensabile e decisamente molto utile.

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Ingauno

Guc, grazie per la risposta, continuerò a studiare mi sa per un bel po’ :-). Volevo però condividere con te una sensazione, che spero spieghi un po’ meglio cosa intendevo per “suonare di più e studiare di meno”. Da quando ho iniziato a suonare ho letto davvero tanti brani (a mio parere) e sono migliorato sia in lettura che tecnica, però, ogni volta che imparo un brano (di solito ne studio max 3 contemporaneamente), e decido di studiarne altri, dimentico quelli appena studiati e in pratica non ho mai un pezzo pronto per esempio da fare sentire ad un amico. Ecco mi chiedo arriverà mai quel
momento in cui avrò una buona padronanza di quello che ho studiato o semplicemente non me li dimenticherò più così facilmente :-)?

Andrea.

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guc

Purtroppo questo è un problema che ho anch'io.
Ho una pessima memoria musicale e faccio molta fatica ad imparare a memoria.
Senza gli spartiti sono perso! Ed è anche per questo che ho iniziato a studiare jazz.
Quindi, mi spiace, non so come aiutarti  :-[