Mi sono iscritto al Triennio di composizione tradizionale quando stavo agli ultimi anni del vecchio ordinamento di pianoforte. Per la cronaca, esistevano due indirizzi, composizione tradizionale, e composizione di musica applicata alle immagini. L'esperienza che ti racconto è riferita al primo tipo: composizione di musica applicata alle immagini è un percorso considerevolmente diverso, anche se gli insegnanti sono più o meno gli stessi. Ultima importantissima nota, le esperienze da conservatorio a conservatorio possono variare in maniera molto, molto, molto significativa. Quindi, in realtà, la mia esperienza non ti dovrebbe dire molto.
Il livello richiesto per accedere all'accademico di composizione è equivalente a un V anno del vecchio ordinamento di composizione, ossia si dà per scontato che si ha una base molto solida di armonia e si sa scrivere musica a un livello abbastanza avanzato. Anche chi proviene dal liceo musicale, spesso ha difficoltà ad entrare a composizione, e chi ha terminato gli studi conservatoriali in qualsiasi strumento non è detto che sia subito in grado di entrare all'accademico, dato che armonia complementare non è assolutamente sufficiente per essere ammessi a composizione, e solitamente sono previste delle prove scritte piuttosto lunghe. Nel mio caso, l'esame di ammissione del triennio prevedeva 2 prove scritte di 10 ore: la realizzazione di un basso imitato e fugato abbastanza avanzato, e la composizione di un brano per pianoforte su tema dato. In alternativa alla composizione, era anche possibile realizzare l'armonizzazione di una melodia, per pianoforte e voce, contenente varie modulazioni che possono risultare complesse da indovinare. Comunque, ho trovato più interessante il tema. Dopo le due prove scritte, chi non ha un titolo di pianoforte deve fare anche una prova pratica, in cui si dimostra un livello da circa terzo o quarto anno (vecchio ordinamento) di pianoforte. Infine, un colloquio orale, in cui si presentano proprie composizioni scritte prima dell'esame di ammissione, e si discute delle motivazioni per cui si vuole frequentare il corso.
Quando feci l'ammissione io, non c'erano preaccademici di composizione nel mio conservatorio, quindi effettivamente mancava un tassello per raggiungere le competenze minime ad essere ammessi ai corsi di composizione. Tutti i candidati quindi, si erano preparati studiando privatamente con qualche docente. Per la cronaca, l'anno dopo che feci l'ammissione, ricordo distintamente che provarono a fare l'ammissione vari studenti provenienti dal liceo musicale, ma li bocciarono tutti. Nel mio caso, riuscii a prepararmi interamente da solo per entrambe le prove scritte, e avevo già scritto molte composizioni per pianoforte da mostrare all'esame orale. Tuttavia, non consiglierei a nessuno di prepararsi da soli, perché ci si ritrova inevitabilmente con molte lacune da colmare durante il triennio: anche se avevo preso il voto massimo in Armonia complementare al vecchio ordinamento, il maestro mi fece ristudiare armonia da zero, in modo da farla per bene. E devo dire che fu necessario, mi fece decisamente capire perché mi aveva anche graziato facendomi entrare a composizione con un 26/30 (o forse era 24, non ricordo più onestamente).
In generale, il corso di composizione, purtroppo, è sostanzialmente distrutto dall'esistenza del nuovo ordinamento. Dei 4 candidati ammessi al triennio di composizione quando feci l'esame (tra cui c'ero anche io), solo io e un altro proseguirono oltre il primo anno. Nel mio conservatorio, ho la fortuna di essere finito con un docente di composizione abbastanza conosciuto in tutta Italia, che è davvero molto bravo, ma il percorso del nuovo ordinamento, con decine di altre piccole materie da frequentare, rende sostanzialmente impossibile ottenere gli stessi risultati che si ottenevano al vecchio ordinamento. In altre parole, se pure ti andasse bene con i docenti, ti dico chiaramente che è poco probabile che sarai soddisfatta del corso di composizione, puramente per motivi organizzativi. Sia chiaro che, grazie al fatto che ho avuto un ottimo docente principale, ho comunque imparato moltissimo, ma non mi considererei minimamente a livello di uno che ha avuto la fortuna di frequentare composizione per 10 anni, al vecchio ordinamento.
Quindi, detto tutto ciò, se vuoi frequentare il percorso di composizione, chiediti realmente perché vuoi frequentare questo corso, e poi fatti queste domande:
- Sei pronta ad accettare di dover scrivere per molti altri strumenti e relativamente poco per il tuo strumento?
- Sei pronta ad accettare di dover conoscere ed imparare ad apprezzare potenzialmente molti generi di musica atonale, e dover essere in grado di imitarli in maniera soddisfacente?
- Sei pronta a dover affrontare svariate prove scritte di 12 o più ore in cui vieni chiusa in una stanza e non puoi uscire se non per andare in bagno?
- Sei pronta ad accettare il fatto che, vista la quantità di materie, è molto probabile che almeno alcuni dei tuoi docenti non saranno buoni docenti? In altre parole, sei pronta ad accettare che il corso probabilmente non soddisferà le tue aspettative?
Se la risposta è sì a tutte queste domande, allora informati bene su come sono gli insegnanti del conservatorio che vuoi frequentare, informati se ci sono corsi propedeutici di composizione. Nel caso non ci sono, come ho già detto, la cosa migliore è prepararsi privatamente con qualche docente di composizione, ancora meglio se è uno che insegna nello stesso conservatorio.