0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

sergio26

Scale modali
Maggio 12, 2017, 10:45:42 am
Ciao a tutti, ho sempre studiato musica classica e soltanto recentemente mi sto avvicinando al jazz e allo studio dell'armonia. Essendo uno studente universitario e non avendo più la possibilità di un insegnante privato, ho deciso di acquistare il "jazz theory book" per approfondire le mie conoscenze in materia, ma sto avendo delle difficoltà sul capitolo relativo alle scale modali. Io le avevo studiate in modo più light e mi erano sembrate fattibili, ma adesso questo testo mi propone sia le scale modali "maggiori" e "minori" e su ognuna argomenta un trattato di armonia :S Insomma non perché voglia trovare delle scorciatoie, ma avendo a disposizione davvero poco tempo vorrei razionalizzare gli sforzi su qualcosa di realmente produttivo. Cosa mi consigliate? Nel caso siano realmente necessarie tutte queste nozioni come posso procedere a una più facile memorizzazione delle scale modali? Grazie in anticipo

*

antares

  • Dio della musica
  • Mostra profilo
  • *****
  • 3102
  • pianista perdigiorno ma non perditempo
Re:Scale modali
Maggio 12, 2017, 12:19:10 pm
Scale modali maggiori e minori?!?!?! I conti non mi tornano, primo perché o sono tonali o sono modali, secondo perché le scale tonali sono derivate da due scale plagale modali...quindi a meno che non si riferisca a quelle due scale...
In ogni caso aspetta risposte di qualcuno con competenze in campo jazz, le mie vanno dal Rinascimento al romanticismo
Suonate con tutta la vostra anima e non come un uccello ben addestrato. (Johann Sebastian Bach)

Sarebbe un'illusione credere che si possa fissare sulla carta ciò che determina la bellezza e il carattere dell'esecuzione (Franz Liszt)

La verità è che la vera musica non è mai 'difficile'. Questo è so

sergio26

Re:Scale modali
Maggio 12, 2017, 12:37:36 pm
Scale modali maggiori e minori?!?!?! I conti non mi tornano, primo perché o sono tonali o sono modali, secondo perché le scale tonali sono derivate da due scale plagale modali...quindi a meno che non si riferisca a quelle due scale...
In ogni caso aspetta risposte di qualcuno con competenze in campo jazz, le mie vanno dal Rinascimento al romanticismo

Si scusami mi sono espresso male, il libro per ora approfondisce le modali derivate dalle scale maggiori e dalle scale minori melodiche (ascendenti)

*

antares

  • Dio della musica
  • Mostra profilo
  • *****
  • 3102
  • pianista perdigiorno ma non perditempo
Re:Scale modali
Maggio 12, 2017, 12:44:25 pm
Il discorso non ha senso.... Le tonali derivano dalle modali non il contrario
Suonate con tutta la vostra anima e non come un uccello ben addestrato. (Johann Sebastian Bach)

Sarebbe un'illusione credere che si possa fissare sulla carta ciò che determina la bellezza e il carattere dell'esecuzione (Franz Liszt)

La verità è che la vera musica non è mai 'difficile'. Questo è so

sergio26

Re:Scale modali
Maggio 12, 2017, 01:26:15 pm
In pratica parlo della dorica, frigia, lidia etc che ho sempre derivato dai singoli gradi della scala maggiore... poi non ho una grande conoscenza dell'armonia quindi non ho la certezza di dire cosa derivi da chi :D ma anche il libro la pone così

*

antares

  • Dio della musica
  • Mostra profilo
  • *****
  • 3102
  • pianista perdigiorno ma non perditempo
Re:Scale modali
Maggio 12, 2017, 02:20:22 pm
Eh ma quelle sono nate nel medioevo...non derivano dai modi maggiore e minore è il contrario! Poi ovvio puoi costruire qualunque modo su uno dei 12 gradi volendo, nel Rinascimento e medioevo erano in uso 8 modi, ma solo perché gli altri o erano di difficile intonazione o perché avevano intervalli diminuiti o eccedenti non in uso all'epoca.
Questa cosa di voler insegnare le cose al contrario non l'ho mai capita...
In ogni caso i modi ecclesiastici c'entrano con l'armonia poco e niente.
Suonate con tutta la vostra anima e non come un uccello ben addestrato. (Johann Sebastian Bach)

Sarebbe un'illusione credere che si possa fissare sulla carta ciò che determina la bellezza e il carattere dell'esecuzione (Franz Liszt)

La verità è che la vera musica non è mai 'difficile'. Questo è so

*

Paola

Re:Scale modali
Maggio 12, 2017, 08:38:43 pm
In generale posso dirti che quelle nozioni non vanno memorizzate, sarebbe farraginoso e improduttivo, vanno piuttosto capite. Compreso il meccanismo con un po' di pratica ti verrà spontaneo applicarle senza il filtro del ragionamento.

Siamo in un ambito completamente differente dal sistema e dalle strutture della musica classica ed è il classico caso in cui la teoria è venuta dopo la pratica. Il jazz è un linguaggio in cui non c'è nulla di sbagliato. Non a caso il grande Miles Davis diceva "Non ci sono note sbagliate".

Immagino che tu voglia usare queste scale per l'improvvisazione, allora ti passo questo link a una delle lezioni che abbiamo su Pianosolo del corso di piano jazz, che forse spiega in maniera un po' più semplice la cosa:
https://www.pianosolo.it/i-modi-improvvisazione/

Se vuoi puoi dare un'occhiata generale al corso dalla prima lezione:
https://www.pianosolo.it/programma-di-studio-per-il-piano-jazz/

Ti confesso che studiare il jazz da soli non è molto semplice. I libri sono spesso complessi. Ti sarebbe sicuramente di ausilio un insegnante, anche solo per cominciare.

Di dove sei?

sergio26

Re:Scale modali
Maggio 13, 2017, 05:15:13 pm
In generale posso dirti che quelle nozioni non vanno memorizzate, sarebbe farraginoso e improduttivo, vanno piuttosto capite. Compreso il meccanismo con un po' di pratica ti verrà spontaneo applicarle senza il filtro del ragionamento.

Siamo in un ambito completamente differente dal sistema e dalle strutture della musica classica ed è il classico caso in cui la teoria è venuta dopo la pratica. Il jazz è un linguaggio in cui non c'è nulla di sbagliato. Non a caso il grande Miles Davis diceva "Non ci sono note sbagliate".

Immagino che tu voglia usare queste scale per l'improvvisazione, allora ti passo questo link a una delle lezioni che abbiamo su Pianosolo del corso di piano jazz, che forse spiega in maniera un po' più semplice la cosa:
https://www.pianosolo.it/i-modi-improvvisazione/

Se vuoi puoi dare un'occhiata generale al corso dalla prima lezione:
https://www.pianosolo.it/programma-di-studio-per-il-piano-jazz/

Ti confesso che studiare il jazz da soli non è molto semplice. I libri sono spesso complessi. Ti sarebbe sicuramente di ausilio un insegnante, anche solo per cominciare.

Di dove sei?

Grazie per la dritta innanzitutto! Io sono di Palermo e studio medicina principalmente, per cui puoi capire quanto sia difficile trovare tempo ed energie ma siccome non riesco ad immaginarmi senza la musica, ho pensato che con una buona dose di volontà e determinazione si potesse fare qualcosa (non dico diventare un jazzista ma almeno espandere i miei orizzonti)... ma questi capitoli sui modi mi hanno dato una mazzata :D Anche perchè ho letto il link che mi hai postato e pressappoco le avevo imparate nello stesso modo...

otto

Re:Scale modali
Dicembre 27, 2017, 07:21:36 pm
Salve,anche io sono in lotta per capire l'armonizzazione delle scale,ho cercato di capire la scala maggiore di c che si chiama Ionia 1°grado C maj7,2°GRADO D-7,3°GRADO E-7,4°grado F maj7,5°grado G7,6 grado A-7,7 grado B -b5/7.In ordine si chiamano Ionico-dorico-frigio-lidio-misolidio-eolico-dorico.Se il brano in prova è in tonalità di C maggiore,per improvvisare posso usare la Ionia e di conseguenza utilizzare tutti i tasti bianchi,posso usare anche la Frigia e iniziare l'improvvisazione da E e così via per tutta la scala di C maj 7.Ditemi se fino a quì sono nel giusto oppure no.Se mi trovo un brano in una altra tonalità,prendiamo F maj tanto per rimanere nel maggiore a questo punto F maj diventa 1° grado,G- 2°,A- 3°.ecc.ecc. se uso la scala di F improvviso in modo Ionico,come mi devo comportare e quali tasti o scale devo usare nel proseguo delle altre scale facenti parte di F maj?Chiudo il mio discorso perchè mi stò incasinando sempre più,spero di essermi spiegato e che qualche paziente amico riesca a farmi superare questo scoglio perchè mi sono veramente arrenato.Grazie

Re:Scale modali
Gennaio 23, 2018, 07:14:54 pm
Il concetto di scala modale nel jazz è usato per "razionalizzare" l'improvvisazione (per poterla insegnare), cioè assegnare ad ogni accordo una scala da poter usare.
All'inizio le scale più importanti sono quelle costruite sul I,V e II grado, essendo la maggior parte delle successioni armoniche jazz basate su II-V, quindi se il brano è in tonalità maggiore le scale sono rispettivamente:
ionico sul primo, dorico sul secondo e misolidio sul quinto...
ma non fossilizzarti sulle scale, ascoltati molti assoli di grandi improvvisatori e capirai che molti di loro non ragionavo per scale, ma memorizzavano clichè.