Salve.
Ha detto bene. Scriabin usa un'armonia definita "per quarte", d'altrodne come anche Debussy, Ravel, ecc.. La questione è un po' complessa. Innanzitutto sembra chiaro che, in questo caso, siamo fuori dall'armonia tradizionale. Non è atonalità, come dice giustamente il suo amico e non è un sistema non decodificato come dice il suo insegnante. Innanzituttosiamo fuori dall'armonia tradizionale perchè, come penso sappiamo, l'intervallo di quarta di per sè è dissonante e, come tutte le dissonanze, ha l'obbligo di risolvere, ed in particolar modo, l'intervallo di quarta, tende a risolvere su di una terza, quindi procedendo per quarte, quindi aumentando questa tensione di moto, ed adottando un'armonia per quarte ci torivamo fuori dall'armonia tradizionale. Quindi, adottando un'armonia per quarte, l'orecchio umano non riesce a percepire una fondamentale ben precisa (come, invece, succede nell'armonia per quinte) e, quindi, non si riesce a percepire la tonalità. Usando un'armonia per quarte, l'effetto di moto della sensibile di neutrilizza. fa parte di quest'armonia, per esempio, il famoso accordo mistico "creato" da Scriabin stesso: accordo da 6 suoni formato da sovrapposizioni di quarte (giuste, eccedenti, diminuite, ecc ... di ogni tipo, insomma), esempio: do-fa-si bemolle, mi, la, re diesis. Fa sicuramente parte di quest'armonia la cosìdetta Dissonanza Emancipata .. una dissonanza prolungata per più misure e non risolta.
La questione sarebbe ancora più complessa .. ci sarebbero decine di esempi, ecc ... Schoenberg ne parlò nel suo manuale di armonia descrivendo tale armonia come "espansione impressionistica dell'armonia per quinte". Forse qualcosina c'è anche sul Walter Piston.
Saluti.