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la storia del jazz in un flow-chart
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sergiomusicale:
Ho realizzato un diagramma della storia del Jazz.
L'idea è quella di condensare il tutto in una pagina, lasciando ai link il compito di fornire delucidazioni, approfondimenti, ascolti, video etc... è un prototipo, e sarei felice se poteste dargli un'occhiata e darmi delle idee al riguardo, possibili modifiche, nonché segnalarmi eventuali errori, inesattezze etc... etc... è stato realizzato con uno strumento grafico e poi trasportato in html, l'ho testato con Crome, Edge e Firefox, e mi sembra funzionare ::)
https://lnx.musicapardini.it/jazz1/
L'idea sarebbe, se ci riesco, dopo aver consolidato il modello, affrontare anche altri aspetti della storia della musica e della didattica musicale in genere. ;)
guc:
Più di cent'anni di musica in una pagina, wow!
Non ho la competenza musicale per dirti se cambiare qualcosa ma da utente ti dico che mi sembra molto interessante e che con più calma lo spulcerò ben bene.
L'unico suggerimento che ti potrei dare è di distinguere con font diversi (solitamente blu e sottolineato) i testi linkabili da quelli no.
Mi sembra che manchi un grande nome: Art Tatum
sergiomusicale:
Grazie guc dei consigli! effettivamente non avevo per niente considerato la cosa ed invece...
https://www.tomstardust.com/usabilita-link-testuali/
è importante e già codificata :-[
Adesso ho introdotto anche qualche colore di fondo per movimentare la pagina:
https://lnx.musicapardini.it/jazz1/
Danyart:
Interessante, credo sia doveroso inserire almeno Coleman Hawkins e Lester Young in una sezione anni '30/40. La sezione Jazz Commerciale non mi convince molto, vedrei più una sezione periodo Big Band, mettendo Woody Herman e Count Basie. Poi, per il Cool e nuovi suoni anni '50, fondamentale Lennie Tristano (nonostante a me non faccia impazzire), così come Sonny Rollins e Clifford Brown nella sezione Hard Bop, mentre Coltrane lo piazzerei più in una sezione Modal e poi nel Free, dove, negli ultimi anni di vita, ha fatto delle cose incredibili, a mio parere imprescindibili nella storia del Jazz. Django Reinhardt mi dispiace ma non c'entra con il Free, è di molto precedente e suonava una sorta di Gipsy Jazz, che conservava alcune caratteristiche del jazz pre bebop inserendo elementi più popolari e derivati appunto dalla cultura Manouche.
Un posticino indispensabile anche per Wayne Shorter, che ha scritto tantissimi brani fondamentali poi suonati nei dischi di Miles Davis.
E poi ci starebbero benissimo Dexter Gordon e Dave Brubeck/Paul Desmond. Nella parte più attuale, mentre Winton Marsalis credo rappresenti più che altro un revival (straordinario) del lungo periodo 20/50 (dixieland e bop), ci starebbero meglio, sempre a mio parere, personaggi come Michael Brecker, Chris Potter e Bob Mintzer, oltre perlomeno Tim Berne con Zorn che hai messo.
Non è semplice fare una cosa del genere anche perché potrebbe diventare un po' grandetta per una pagina, più che altro è difficile scegliere (ad esempio George Russell e Gil Evans sono altri due da non dimenticare...).
Bell'idea comunque!
sergiomusicale:
Grazie dei consigli, penso di creare altre pagine, per supplire alle mancanze, collegandole in qualche maniera alla pagina principale, visto che non vorrei che la "pagina unica" divenga eccessivamente complessa.
Il mondo Jazz è immenso, davvero impossibile l'esaurirlo in breve, anche quando ho iniziato con le cantanti mi sino accorto che man mano che scoprivo altre fonti l'elenco lievitava enormemente, ed ho dovuto dargli un "taglio" ;D ;D.
Credo comunque che la filosofia della "pagina unica" possa aiutare molto i neofiti ed essere la base di partenza ideale per ulteriori approfondamenti.
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