Grazie mille a Sergio, a GUC e a C64 per le preziose osservazioni, tutte sicuramente utili!
In effetti non avevo specificato che abito in una villetta bifamiliare in campagna, quindi ho dei vicini di casa (anche se estremamente civili e ragionevoli!). Vivo con mio marito ed ho un bebè in arrivo. Anche da qui nasceva l’idea di scegliere un pianoforte silent, così magari lo sfrutto anche mentre il bambino riposa oppure di sera dopo il
lavoro... Senza considerare il fastidio che si dà a tutti normalmente quando si studiano per ore scale, arpeggi ed esercizi di tecnica vari! Da bambina/ragazzina ero spesso costretta a suonare con la sordina e sinceramente non vorrei ripetere l’esperienza!
Purtroppo un pianoforte con un silent di fabbrica mi impone di scegliere tra Yamaha e Kawai. Pur riconoscendo la superiorità tecnologica del primo (soprattutto sui sistemi SH e TA), preferisco Kawai per il timbro più dolce, misterioso ed in generale più adatto al mio repertorio (Chopin, Schumann, Schubert, etc.).
Un pianoforte digitale non lo prendo neanche in considerazione... Sono troppo all’antica per queste diavolerie moderne e poi tanto so già che lo dovrei affiancare ad un pianoforte acustico, e non mi va di dedicare così tanto spazio a quello che per me è solo un hobby.
Il codino Schimmel l’ho trovato quasi per caso su un sito di annunci e non nego di essere molto tentata dalla marca che conosco così bene e che così tanto mi piace. Andrò a provarlo sabato e mi farò un’idea. Sicuramente per me il discorso del doppio scappamento non è imprescindibile (nel senso che tutti questi anni ho vissuto benissimo senza!), e in quanto al “sentire” tutte le sfumature che un coda dà rispetto ad un verticale... Beh, vi farò sapere se questa differenza è per me questione di vita o di morte!
Ma vi faccio anche un’altra domanda: è giusto in questi casi, per un acquisto così “emozionale” come quello di un pianoforte, fare anche dei ragionamenti di natura economica sulla futura svalutazione dello strumento? Cioè, il Kawai nuovo lo compro oggi a 6.000 € e tra un anno ne varrà 3.000; lo Schimmel invece, essendosi già in gran parte svalutato, potrei un domani rivenderlo grossomodo alla stessa cifra che pago oggi. È corretto?
Inoltre il Kawai K200 è uno strumento affidabile e fruibile? Un rivenditore che ho sentito (forse è necessario specificarlo, rivenditore Premium Yamaha) mi ha parlato malissimo delle parti interne in carbonio anziché in legno, e del fatto che nessuno possa prevedere cosa succederà con la meccanica di questi pianoforti tra 10, 20 o 30 anni...
Scusate se ho sollevato una miriade di interrogativi, ma mi rendo conto che è veramente difficile destreggiarsi in questo mondo così complesso e affascinante!
Grazie in anticipo per le vostre risposte e a presto!